Mensa dei poveri, via al maxi processo: l’Europa parte civile

MILANO – Mensa dei poveri: via al maxiprocesso. Prima udienza oggi, giovedì 18 novembre, per il secondo filone processuale dell’inchiesta che nel maggio 2019 aveva portato all’arresto dell’ex Ras di Forza Italia in provincia di Varese Nino Caianiello (che ha chiuso la vicenda patteggiando una pena a 4 anni e 10 mesi) svelando un sistema di mazzette e nomine pilotate a cavallo tra Varese e Milano. Il Parlamento Europeo si è costituito parte civile. I difensori hanno sollevato una serie di eccezioni tecniche: il collegio si è riservato su tutte le questioni preliminari rinviando ogni decisione al 10 dicembre.

Alla sbarra in 63

Definiti lo scorso 21 ottobre i riti alternativi davanti al Gup di Milano Natalia Imarisio, oggi si è aperto il processo a dibattimento con rito ordinario. Alla sbarra in tutto 63 imputati. Tra questi anche l’ex europarlamentare di Forza Italia Lara Comi (che è accusata di truffa aggravata ai danni del Parlamento Europeo) , l’ex patron di Tigros Paolo Orrigoni, l’ex consigliere comunale di Busto Arsizio ed ex coordinatore provinciale degli azzurri Carmine Gorrasi, Angelo Palumbo, consigliere regionale di Forza Italia tuttora in carica, e il sindaco di Gallarate Andrea Cassani.

Spostare il processo a Busto

L’udienza collegiale ha visto le parti depositare elenco prove e testi. Il Parlamento Europeo si è, come detto, costituito parte civile, mentre i difensori di 16 imputati hanno sollevato un’eccezione di incompatibilità territoriale chiedendo, come già avvenuto in fase di udienza preliminare (con relativo rigetto), di “spostare” il processo in tribunale a Busto Arsizio.

Mensa dei poveri: accolti tutti i patteggiamenti. Caianiello “chiude” a 4 anni e 10 mesi

milano mensa poveri processo – MALPENSA24