Moschea a Sesto, Colombo (Lega) non si arrende al Tar: «Continuiamo ad opporci»

SESTO CALENDE – «La moschea? Ci opporremo finché potremo. Abbiamo dalla nostra parte i sestesi». Marco Colombo, ex sindaco e attuale capogruppo di maggioranza a Sesto Calende, non è disposto a rassegnarsi all’idea di individuare un luogo di culto nel PGT, nemmeno dopo la sentenza del Tar che ha sconfessato l’operato della sua amministrazione, che nel 2017 in consiglio comunale aveva respinto l’istanza della Comunità Islamica Ticinese.

Moschea? No, grazie

«La popolazione di Sesto Calende nel 2009 ci ha dato un mandato ben preciso – ricorda Marco Colombo, oggi consigliere regionale della Lega, che era diventato sindaco anche cavalcando la polemica contro il luogo di culto islamico – i nostri detrattori del Pd e di Sesto 2030 vogliono la moschea, ma i sestesi, con il loro voto, ci hanno detto chiaramente che non la vogliono e noi nei limiti consentiti dalla legge continueremo ad opporci. La Lega e il centrodestra a Sesto, politicamente, dicono no». Il Tar però ha bocciato questa linea, ma Colombo non ci sta a rassegnarsi: «Andremo avanti in tribunale, sostenendo le nostre giuste ragioni, finché non arriverà un giudizio definitivo».

«Inopportuno»

Insomma, la resistenza a colpi di carte bollate continua, fino al Consiglio di Stato. Del resto, il no alla moschea è stato un cavallo di battaglia del decennio di amministrazione Colombo che viene tuttora rivendicato. «Non intendiamo abbassare la guardia – rimarca l’ex sindaco – e poi oggi ci sono altre priorità, a partire dal Covid, che dobbiamo affrontare. Non è il momento opportuno per pensare ad una moschea a Sesto, e per quel che mi riguarda non lo sarà mai».

Moschea a Sesto Calende, il Comune perde ancora davanti al Tar

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