Movida fuori controllo a Busto, Speroni (Lega) chiede il “Daspo” per i più molesti

speroni lega consiglio mariani

BUSTO ARSIZIO – «Ci vorrebbe il “Daspo” per i giovani che vengono da fuori Busto per fare casino». La proposta è del segretario cittadino della Lega Francesco Enrico Speroni, che alla luce degli ultimi episodi di cronaca legati ai controlli della Polizia nelle notti della “movida” invita a sfruttare le opportunità offerte dal Decreto Sicurezza dell’ex ministro degli interni Matteo Salvini per allontanare i giovani che si rendono protagonisti di condotte illecite in città.

Speroni è per il “Daspo”

«Innanzitutto mi viene da chiedere come mai le norme non consentano di tenere in galera chi compie reati gravi come alcuni di quelli di cui abbiamo sentito parlare in queste ultime settimane» ragiona il segretario leghista, già ministro ed europarlamentare, riferendosi in particolare alla recente bottigliata alla gola e agli episodi di resistenza e oltraggio alle forze dell’ordine. «Posto che si tratta di problemi che non competono direttamente all’amministrazione comunale ma alle autorità statali che si occupano di ordine pubblico, siccome i protagonisti di questi episodi sono in gran parte residenti fuori città, c’è il “Daspo urbano” che consente di allontanare questi soggetti da Busto. Credo che chi di dovere possa comminare questi provvedimenti a chi viene nella nostra città per fare casino».

Rogora: «Efficace in caso di reiterazione»

Il “Daspo urbano”, previsto dal Decreto Minniti del 2017 e potenziato dal Decreto Salvini del 2018, prevede la possibilità di allontanare dai luoghi pubblici ad alta frequentazione i soggetti che mettono in atto condotte moleste. «È uno strumento efficace soprattutto in caso di condotte reiterate, perché a quel punto interviene la questura con un provvedimento più pesante – sottolinea l’assessore alla sicurezza Massimo Rogora – però è sempre un palliativo, perché possiamo allontanare un soggetto da piazza Vittorio Emanuele e poi ritrovarcelo in piazza Garibaldi. Noi abbiamo chiesto nel frattempo un altro appuntamento con il Prefetto per chiedere una mano per fronteggiare questi problemi. Da parte nostra stiamo cercando di verificare se possiamo installare nuove telecamere a più alta risoluzione, ma i rinforzi sono sempre la strada maestra». Ma Rogora guarda anche alla prevenzione: «Va bene pensare di allontanarli, ma dobbiamo anche cercare di capire perché certe compagnie che vengono da fuori città si ritrovino proprio a Busto Arsizio».

busto speroni daspo movida – MALPENSA24