Oggiona, giù l’immobile di via Bonacalza-Moro. Ma i parcheggi si dimezzano

OGGIONA CON SANTO STEFANO – In via delle Arti resta il parco pubblico attrezzato e in via 8 Marzo di riduce la volumetria edificabile. Di contro, il parcheggio previsto verrà ridimensionato a 430metri quadrati con sette posteggi. La «soluzione», ha detto l’assessore Yuri Chinetti (Lavori Pubblici). Per una questione che dal 2020 ha tenuto Oggiona con Santo Stefano sul filo della querelle giudiziaria. Il riferimento va all’abbattimento di un immobile all’incrocio tra le vie Bonacalza e Aldo Moro, necessario per ridisegnare la viabilità e garantire la sicurezza in una delle zone più sensibili del paese.

Gli obiettivi di prima

Gli aggiornamenti sono stati presentati all’ultimo consiglio comunale, il primo marzo. Come ricordato da Chinetti, il fatto: era stato approvato dall’amministrazione precedente un Piano integrato di intervento in variante al Pgt. Un operatore privato avrebbe dovuto demolire il fabbricato che si trova all’angolo fra le due vie, incrocio già noto per la rotonda disegnata che tanto ha fatto discutere in passato. Con l’obiettivo di rendere sicura una zona fra le più pericolose in tema di viabilità. L’abbattimento dell’edificio avrebbe garantito al privato 640 metri quadrati di sedime dove realizzare un parcheggio da 13 posti auto. E quindi cederlo al Comune. Di contro, l’ente locale avrebbe dato due aree rese edificabili. Una in via delle Arti, un parco pubblico attrezzato da 1130 metri quadrati dove sarebbero sorte due bifamiliari. L’altra, un’area verde da 2500 metri quadrati in via 8 Marzo dove realizzare due trifamiliari e una palazzina. Un progetto che aveva portato a circa 40 residenti nelle vicinanze a fare ricorso al Tar, per impedire l’opera.

La soluzione di adesso

Dopo una serie di incontri con i cittadini, la soluzione. Resta il parco pubblico attrezzato in via delle Arti e verrà edificata solo quella in via 8 Marzo, «ma con una volumetria ridotta dove non si faranno i palazzi, solo delle case». Si riduce anche la contropartita: «Il parcheggio sarà ridimensionato a 430 metri quadrati di area di cessione e i posti auto sono stati dimezzati». E ha aggiunto: «Però sarà garantita la sicurezza delle uscite e il Comune avrà in carico solo la sistemazione del tappetino dei posteggi e quella dei lampioni. Il resto spetta tutto al privato». Non solo: «Il quadro economico sarà comunque più vantaggioso di 20mila euro e ci sono 60mila euro di opere di demolizione, che prima erano state dimenticate nel computo metrico». In sostanza: «Sono soddisfatto di un’operazione che finalmente si è sbloccata, grazie al lavoro tra amministrazione, cittadini e operatore privato».

La minoranza boccia

Dai banchi del centrodestra, l’opposizione guidata da Daniele Milani ha bocciato in aula la soluzione individuata. «Notiamo con piacere che il nostro progetto, così tanto osteggiato nel 2020 con dichiarazione di voto contrario da parte dei consiglieri di minoranza, venga ora approvato». Se non fosse che «ci appare un piano troncato». E nonostante «concordiamo con la necessità di voler porre rimedio ad un angolo dei paese che presenta un degrado sempre più evidente, e soprattutto un alto grado di pericolosità strutturale, non concordiamo con questa soluzione». Infatti, ha detto, «l’area destinata a parcheggio viene notevolmente ridotta. Di conseguenza, anche i posti auto diminuiscono: non ci sembra equo il vantaggio economico per l’ente comunale, viste le notevoli concessioni a favore dell’operatore».

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