OGGIONA CON SANTO STEFANO – La convenzione tra l’operatore e il Comune è stata firmata, le autorizzazioni ci sono e oggi – 21 ottobre – cominceranno i lavori per demolire l’immobile all’incrocio tra le vie Bonacalza e Aldo Moro. Un tema che ha fatto molto discutere a Oggiona con Santo Stefano, fino alla querelle giudiziaria. Ma l’accordo fra tutte le parti interessate ora c’è. Ed è già tutto pronto per un’opera che non solo ridisegnerà la viabilità, ma che aiuterà a garantire la sicurezza in una delle zone più sensibili del paese.
L’iter e l’accordo finale
Lo scorso marzo, in consiglio comunale era stata approvata la variante al Piano integrato di intervento, dopo mesi di discussioni fra le parti coinvolte e cittadini interessati al progetto fino a raggiungere un’intesa. Soprattutto considerando che, in passato, circa 40 residenti nelle vicinanze dell’area si sono detti non soddisfatti, al punto da fare ricorso al Tar per impedire l’opera.
In sintesi, l’abbattimento garantisce al privato un’area di 430 metri quadrati (inizialmente erano 640) che sarà ceduta al Comune. E dove verrà realizzato un parcheggio (doveva essere da 13 posteggi, poi sono stati dimezzati). Di contro, il Comune avrebbe dato due aree edificabili: in base all’accordo raggiunto resterà quindi un parco pubblico in via delle Arti, mentre lo spazio di via 8 Marzo verrà destinato alla realizzazione di case.
Dopo 30 anni, la demolizione
«Sono contento che finalmente si parta coi lavori», le parole dell’assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica, Yuri Chinetti. «Sono 30 anni che si parla di demolire l’edificio e sono 15 anni che gli immobili sono vuoti. Ci sono stati intoppi, errori e ricorsi al Tar. Ma quest’amministrazione si è impegnata per arrivare a un risultato. Che è stato raggiunto in solo un anno e mezzo». Fino a togliersi qualche sassolino dalla scarpa. L’affondo alle opposizioni: «Questi sono traguardi che un assessore e una giunta possono portare a casa. Non sono certe le polemiche fini a se stesse, quelle fatte contro la piccola manutenzione in corso d’opera».