Ospedale, Busto non si divide. Il sindaco: «Accordo di programma, aspetto fino al 4 agosto»

BUSTO ARSIZIO – Sul piano d’area di Malpensa c’è la quadra all’unanimità, sulla mozione delle opposizioni sulla sanità tutti d’accordo in consiglio comunale per «sospendere la votazione» in attesa di confrontarsi con Regione Lombardia. C’è già una data, il 12 luglio, quando il direttore generale Welfare Giovanni Pavesi sarà ascoltato in commissione servizi sociali. E poi ce n’è un’altra, che sa di ultimatum da parte del sindaco Emanuele Antonelli a palazzo Lombardia: «Lascerei tempo fino al 4 agosto, o anche fino al 7-8, per andare a firmare l’Accordo di Programma del nuovo ospedale». Ma anche il sindaco deve ammettere: «Sono un po’ stanco di questi ritardi».

Malpensa e ospedale

Dopo lo scontro, con toni surriscaldati, sul minuto di silenzio in ricordo di Silvio Berlusconi – e la conseguente bocciatura della proposta Dem di istituire il consiglio comunale dei ragazzi – l’assemblea in sala esagonale ritrova l’armonia su due temi strategici per il futuro della città. Da un lato il piano d’area Malpensa, su cui la mozione presentata da Gigi Farioli trova l’unanimità dopo un emendamento invocato dalla maggioranza di centrodestra che ridimensiona il ruolo della Provincia rispetto all’eventuale delega per la stesura del PTRA, dall’altro il “caso” sanità tra la crisi dell’attuale ospedale e l’attesa per il nuovo. Qui la mozione dei gruppi di minoranza non arriva al voto, ma dopo un dibattito serrato che si chiude con una condivisione bipartisan.

Farioli “bacchetta” Zocchi

Ad entrare nel vivo della discussione contribuisce l’ex sindaco Gigi Farioli, che prima serve un assist al sindaco dopo le recenti polemiche – «sono certo che la sua frase “chi vusa püsè” non era in chiave campanilistica o di contrapposizione» – poi contesta le parole dette dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Luigi Zocchi nel dibattito al Pirellone sull’ospedale di Gallarate: «Sentire un consigliere di maggioranza dire che il progetto del nuovo ospedale – nuovo, non unico – sia stato l’inizio del disastro, mi preoccupa per superficialità e non consapevolezza delle scelte». L’appello di Farioli però è a giocare un ruolo attivo nella transizione tra l’attuale e il nuovo polo ospedaliero: «Sarà il caso di proporre una revisione delle aziende sanitarie e nell’ottica del nuovo ospedale è indispensabile un monitoraggio dei servizi esistenti perché non potrà nascere sulle ceneri degli esistenti. Nella nostra Asst i primari e i medici non fuggono nel privato i in Svizzera, ma prevalentemente in altre strutture pubbliche dei territori vicini». C’è un problema di attrattività, dunque.

Antonelli si sfila

Ma nel suo intervento il sindaco Emanuele Antonelli spiazza tutti: «Non parteciperò al voto, perché sono stanco di sentire queste cose – le parole del primo cittadino – è inutile continuare a presentare mozioni e discutere senza un minimo di risultato pratico». E se rispetto a Zocchi il sindaco si lascia scappare un «sono d’accordo con Farioli», spiegando che il consigliere regionale di FdI «poteva dire meglio che l’annuncio nuovo ospedale nell’opinione pubblica ha fatto pensare che i due ospedali venivano abbandonati. Ma in realtà è stato il Covid a far emergere le pecche, da lì è iniziato il degrado, se possiamo chiamarlo così. Eppure Regione Lombardia ha sempre investito e continua a investire: la vicinanza non manca, il problema sono le lungaggini». L’atteggiamento di non contrapposizione con Palazzo Lombardia rimane intatto, anche se la pazienza sta scadendo: «Il 12 luglio mi aspetto che mi vengano a dire quando firmiamo l’accordo di programma – rivela Antonelli – da Regione Lombardia c’è l’intenzione, e non ho dubbi, di fare l’ospedale nuovo e di mandare avanti gli esistenti, poi se il personale manca non dipende dalla Regione. Sono un po’ stanco anche io di tutti questi ritardi, ma le vostre raccomandazioni le sto già facendo io, mi fido di Regione Lombardia e aspetto il 4 agosto per la firma dell’Accordo di Programma».

Tutti stanchi

«Forse sono più stanchi i cittadini, per le liste di attesa» risponde dai banchi dell’opposizione Santo Cascio, che rilancia al sindaco un’idea già avanzata settimana scorsa a una riunione del PD: «Si metta a capo di una manifestazione di tutti i cittadini bustesi». E Maurizio Maggioni, capogruppo Pd: «Il sindaco è stanco? Noi ci sentiamo deboli, perché le decisioni politiche ci passano sopra. Non vogliamo prestarci alla canea di chi grida di più, ma chi ha posto alcuni temi – il riferimento è chiaramente ai “cugini” di Gallarate – è riuscito a sfrangiare un orientamento». Insomma, a ottenere qualche risposta. Dal gruppo misto Emanuele Fiore rimarca la necessità di mobilitarsi: «I nostri cittadini meritano rispetto, e magari uniti riusciamo a fare qualcosa. Non mi aspetto che cambino le cose con la firma dell’Accordo di Programma entro il 4 agosto: ci sarà lo stesso disservizio che c’è oggi».

La «sospensione»

Ma a disinnescare il rischio di una clamorosa divisione al voto arriva la proposta del capogruppo della Lista Antonelli Marco Lanza, di «trasformare la mozione in raccomandazione per arrivare uniti al confronto in commissione» del 12 luglio. Ipotesi che dopo una sospensione della seduta viene accolta dai gruppi di opposizione. Con Gigi Farioli che invita a «sospendere la votazione nell’unità dello spirito. Non Santo, ma di intenti». Tutto rinviato, dunque. Ma per ora Busto sull’ospedale sembra marciare unita.

busto arsizio ospedale antonelli – MALPENSA24