Busto, attuale e nuovo ospedale: Farioli incalza. «Se ne discuta subito»

Nel riquadro, Gigi Farioli

BUSTO ARSIZIO – Nuovo ospedale, ma anche presente e futuro dell’attuale: l’ex sindaco Gigi Farioli torna alla carica con una nuova mozione, sottoscritta da tutti i capigruppo di minoranza, da discutere in consiglio comunale. «Subito una riunione della commissione o del tavolo sanità per definire le priorità dell’Accordo di Programma per il nuovo ospedale e le linee guida di quello che dovrà delineare il futuro dell’attuale ospedale». Ma c’è anche la necessità di «coordinare iniziative anche con il Governo centrale e le amministrazioni locali interessate, per superare le evidenti criticità della sanità ospedaliera». In questo senso il modello è Saronno, dove l’assessore regionale alla sanità Guido Bertolaso ha recentemente presentato un piano di rilancio dell’ospedale.

Opposizioni unite

L’iniziativa di Farioli, capogruppo di Popolo Riforme e Libertà, è stata sottoscritta dagli altri capigruppo Maurizio Maggioni (PD), Santo Cascio (Progetto in comune), Gianluca Castiglioni (Busto al Centro) ed Emanuele Fiore (gruppo misto). La mozione punta, in primis, a «concordare con l’assessore Bertolaso e la direzione generale dell’Asst Valle Olona, un’analitica e organica serie di iniziative per garantire all’attuale presidio ospedaliero la salvaguardia dell’eccellenza dell’offerta sanitaria» con l’intento di «superare le oggettive criticità contingenti e, ove possibile, migliorando pluralità e qualità di servizi e prestazioni». Guardando invece al futuro, i gruppi di minoranza chiedono di «concordare con l’assessore Regionale e la direzione generale entro quindici giorni una riunione della commissione sanità, o del tavolo a suo tempo insediato, per definire priorità e contenuti dell’accordo di programma per il nuovo ospedale e linee guida, modalità e indirizzi per l’accordo di programma sull’odierno sito da attivarsi, per iniziativa del Comune di Busto come convenuto a suo tempo dalla cabina di regia regionale». Infine, anche alla luce del “caso” del Centro sociale di Sant’Anna, la mozione accende i riflettori anche sulla questione delle «case di comunità e dei presidi sanitari e sociosanitari di prossimità e della loro organizzazione sul territorio», chiedendo all’amministrazione comunale di «convocare direzione generale e direzione sociosanitaria dell’Asst Valle Olona e, se del caso, della Ats Insubria, per coordinare interventi, programmi ed iniziative congiunte».

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