Guardia medica via da Sant’Anna, quartiere in rivolta: «E le barricate del sindaco?»

BUSTO ARSIZIO – La “guardia medica” di ASST Valle Olona si è spostata da Sant’Anna alla Casa di Comunità di viale Stelvio. Un addio quasi tenuto nascosto, comunicato dall’azienda sanitaria nell’ambito dei nuovi servizi del presidio territoriale vicino all’ospedale, che arriva ad appena tre anni e mezzo dall’inaugurazione del servizio di Continuità Assistenziale nel centro sociale di via Stoppani. Il quartiere di Sant’Anna non l’ha presa bene: «Da non credere – la prima reazione dello storico portavoce del comitato di quartiere, Franco Cascio – nessuno ci ha avvisato. Ma il sindaco non doveva fare le barricate per mantenere la guardia medica a Sant’Anna?».

Il caso

La casa di comunità di viale Stelvio

Il riferimento è al “caso” che era esploso la scorsa estate, quando ASST Valle Olona aveva preannunciato l’intenzione di insediare il servizio di Continuità Assistenziale nella nuova Casa di Comunità di viale Stelvio. “Entro fine anno” si era ipotizzato, in linea con la riorganizzazione in atto della sanità territoriale. «Attendo smentita ufficiale, altrimenti farò le barricate – aveva replicato duramente il sindaco Emanuele Antonelli – la Guardia Medica deve rimanere a Sant’Anna, senza se e senza ma». Alla fine la Continuità Assistenziale si è spostata in viale Stelvio, e al centro sociale di via Stoppani sono già spariti i cartelli che segnalavano la presenza della “nuova sede della Guardia Medica”. Il Comune aveva investito circa 200mila euro per ristrutturare il centro per trasformarlo in una “casa della salute-bis” grazie alla presenza del presidio di Asst Valle Olona. Ma, proprio come la “casa della salute” di Borsano, i servizi sono durati poco.

Il futuro del Centro

Va detto che la sede di Sant’Anna non era un presidio aperto al pubblico: il servizio, anche oggi in viale Stelvio, è accessibile solo dopo aver contattato telefonicamente il numero 116117, circostanza che in passato aveva già sollevato dubbi sull’utilità della presenza della Continuità Assistenziale nel quartiere («è chiusa col lucchetto» la critica dell’ex consigliere M5S Luigi Genoni). Ma Sant’Anna, che aveva visto con grande favore la rinascita del centro sociale di via Stoppani, è già in rivolta. «Un altro segnale di abbandono del quartiere – scuote la testa Franco Cascio, storico portavoce del comitato spontaneo – si aggiunge alle difficoltà dei cittadini che sono rimasti senza un medico di base a Sant’Anna. Quello che è andato in pensione aveva messo a disposizione il suo ambulatorio ma non si è fatto avanti nessuno per rimpiazzarlo». Cascio rilancia anche l’appello all’amministrazione per poter utilizzare l’aula magna del centro sociale per le riunioni condominiali del quartiere. «Non vogliamo che torni ad essere deserto».

busto arsizio guardia medica – MALPENSA24