BUSTO ARSIZIO – I soldi che la Provincia ha messo da parte per il Palaghiaccio non ci sono più. O almeno così pare. Non tutti, ma una parte.
Il palaghiaccio è una spina nel fianco da tempo. Sia per la città che per Palazzo Gilardoni. Una spina a quanto pare difficile da togliere. Tra i tanti problemi di una vicenda che ha assunto la lunghezza di una telenovela sudamericana c’è soprattutto quella dei soldi. Destinati dalla Provincia di Varese e arrivati (non tutti) a Busto. E di mezzo c’è una convenzione che regola proprio il rapporto economico tra gli enti sulla questione. Argomento al centro di un incontro che si è tenuto oggi, martedì 16 luglio a Palazzo Gilardoni.
La cifra messa a disposizione dalla Provincia ammontava a 2 milioni e 500 mila euro. Ai quali vanno aggiunti 500 mila euro, già spesi, per opere di riqualificazione della zona limitrofa alla scheletro che sorge incompiuto da anni lungo il Sempione.
Il sindaco Antonelli, che da qualche giorno ha pigiato il piede sul “fare”, è deciso ad accelerare anche sull’intero comparto sportivo di Beata Giuliana. Dove oltre alla struttura del ghiaccio dovrebbe sorgere il palaginnastica, una struttura dedicata al commercio e servizi legati alla ristorazione. Ma è chiaro che una parte dell’intero progetto ruota attorno al recupero del palaghiaccio. E a quei soldi destinati da Villa Recalcati. Di cui una parte già arrivata a Busto. L’intoppo ora è relativo al residuo ancora da versare nelle casse di Palazzo Gilardoni di quei 2 milioni e 500 mila euro. E che a quanto pare, per le note vicende legate alle difficoltà economiche della Provincia, pare non esserci più nel bilancio dell’ente provinciale. Insomma quanto manca non c’è più.
E di mezzo ci sono due enti che hanno a capo una sola persona: Emanuele Antonelli, il quale nelle vesti di sindaco deve capire se potrà avere quanto definito nella convenzione e nei panni di presidente della Provincia dovrà chiarire al primo cittadino la questione del residuo mancante. Passaggio importante per sbloccare una situazione congelata e che il primo cittadino di Busto ha tutte le intenzioni di risolvere.