Pallanuoto: la Fin prende tempo, Baldineti festeggia papà Damonte

Prima la speranza, con lettera aperta inviata alla Federazione da allenatori e capitani delle serie A1 con la volontà di sedersi ad un tavolo per portare a termine il campionato nei mesi estivi, in considerazione dello slittamento delle Olimpiadi e della scadenza dei tesseramenti a fine settembre. Poi la doccia fredda, con conference-call dei presidenti dei club, intenzionati (con poche eccezioni) invece a chiudere qui la stagione alla luce delle tante incognite e problematiche nel proseguire.
Fra le due contrastanti anime della pallanuoto, simbolicamente rappresentate sul fronte Sport Management Busto Arsizio da coach Marco Baldineti (fra i promotori più convinti della missiva) e da Sergio Tosi (il primo patron ha rilasciare una dichiarazione ufficiale), ecco la classica via di mezzo all’italiana: la Fin (Federazione Italiana Pallanuoto) ha deciso di prendere tempo (fino al 31 maggio), confermando la sospensione dei campionati, in attesa di ulteriori approfondimenti (da una commissione composta da specialisti in materia sanitaria e da referenti federali) e prossime valutazioni da parte delle autorità circa le riaperture della fase 2.

La lettera di allenatori e capitani

In questo momento in cui i bollettini quotidiani parlano di numeri in discesa, ci sembra giusto volerle sottoporre il nostro pensiero circa la eventuale prosecuzione dell’attività sportiva con particolare riferimento ai campionati sospesi a causa dell’emergenza sanitaria che sta martoriando il nostro paese. Solo ed esclusivamente nel momento in cui le autorità governative e sanitarie autorizzeranno la ripresa delle attività sportive, riteniamo giusto che i campionati ripartano dal momento in cui sono stati sospesi trovando formule e modalità condivise, considerando anche l’aumento delle date a disposizione dettato dallo slittamento delle Olimpiadi. Abbiamo a cuore la regolarità dei campionati che ci vedono impegnati da molti mesi e diamo altrettanta importanza agli accordi circa emolumenti, rimborsi e compensi: sono tantissimi gli atleti ed i tecnici che hanno nella pallanuoto un’importante fonte di sostentamento (per alcuni l’unica!), con cui provvedere a spese personali, per famiglie e figli. Annullare i campionati vorrebbe dire penalizzarle fortemente, mandando in fumo una intera fetta di economia reale. Proseguire vorrebbe dire dare continuità e non spegnere i riflettori per tanti mesi su uno sport tra i più importanti che nella prossima stagione avrà come culmine le Olimpiadi di Tokyo 2021. Siamo quindi disposti a sederci ad un tavolo di confronto ed a valutare le possibili soluzioni, mettendoci a disposizione. Auspichiamo altresì che le nostre associazioni e società sportive vengano sostenute in questo difficile momento. Il nostro sport ci ha insegnato a lottare e a non mollare mai, sappiamo come rialzarci dalle difficoltà e vogliamo farlo nuovamente, insieme”.

Baldineti: occasione per il movimento

Anche se la Fin – in attesa degli eventi – sta già lavorando all’ipotesi di una prossima A1 maschile a 16 squadre (con due gironi da 8, se non addirittura 4 da 4 per favorire il criterio della vicinorietà geografica e il contenimento dei costi), il coach della Sport Management Marco “Gu” Baldineti – contattato telefonicamente nella sua Recco per un’intervista – non si è sottratto ad affrontare una tematica… scomoda: “In primis mi preme fare le congratulazioni, a nome di tutta la squadra e della società, al nostro Luca Damonte (nella foto) per essere diventato papà. In merito invece alla discussione sulla prosecuzione o meno dei campionati nei mesi estivi, resto fermamente convinto che un tavolo comune e unito fra le parti e la Federazione farebbe solo bene alla pallanuoto, portando giovamento all’intero movimento”.

Pallanuoto Baldineti Damonte – MALPENSA 24