Corruzione, usura, abuso d’ufficio: via al processo dell’ex vice preside del Maggiolini di Parabiago

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PARABIAGO – Corruzione, usura e abuso d’ufficio: questi i reati contestati all’ex vice preside del Maggiolini di Parabiago Alfonso Cocciolo e ad altre 7 persone con lui a dibattimento. Il processo si è aperto oggi, giovedì 16 marzo, davanti al collegio presieduto dal giudice Rossella Ferrazzi. L‘inchiesta coordinata dal pubblico ministero Ciro Caramore aveva coinvolto in tutto 16 persone. Tra queste anche l’allora preside del Maggiolini Daniela Lazzati.

Scuola e imprenditoria

Indagati anche alcuni impiegati amministrativi della stessa scuola e imprenditori di Magenta, Gallarate e Olgiate Olona e prestanome che in più occasioni avrebbero svolto lavori di manutenzione e fornito materiali all’istituto. Agli imputati si contesta il fatto di aver organizzato, con la compiacenza degli imprenditori interessati, un sistema tale che attraverso lo spacchettamento degli interventi da realizzare a scuola si potessero eludere le regolari procedure di gara, affidando incarichi senza superare mai i limiti di spesa per i quali si sarebbe invece dovuto ricorrere a gare di evidenza pubblica. Le indagini erano state svolte dalla guardia di finanza. 

L’ex vice preside

La posizione di Cocciolo è quella più delicata: a lui si contestano anche casi di usura, Alla notizia dell’apertura delle indagini, l’architetto legnanese Cocciolo si era dimesso dall’incarico di vice preside del Maggiolini. L’udienza è stata aggiornata dopo le eccezioni delle difese.

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