Per amore di Jacopo, l’impegno di Ali Rosse nella solidarietà

GALLARATE – Oltre venti volontari attivi, tra questi psicologi e psicoterapeuti e, soprattutto, l’impegno nella solidarietà. Sono i numeri e la mission di “Ali Rosse – Associazione Jacopo Laudi”, la onlus presieduta da Teresa Brovelli e finalizzata “al benessere dell’uomo e della comunità, alla cura della persona sofferente nel rispetto dell’individuo e della sua dignità”. Questo è il messaggio lasciato da Jacopo, il ventiduenne scomparso nove anni fa a causa di una leucemia. E’ lui il faro dell’associazione nata nel 2012 e che ancora oggi porta avanti i suoi progetti con i Dakka, i laboratori per la rielaborazione in positivo delle emozioni che servono a rendere chiunque meno solo e più consapevole.

Liberare le emozioni

Nei laboratori Dakka trovano spazio esperti che conducono i partecipanti a sviluppare la propria espressività per ridurre l’isolamento nelle situazioni di sofferenze e alimentare la solidarietà sociale: «Lo scopo è tirare fuori il proprio messaggio interiore, riuscire a valorizzare i propri talenti per stare meglio ed esprimersi senza giudizi, arrivando a creare un dialogo profondo e personale innanzitutto con se stessi» spiega Brovelli. Il prossimo appuntamento, organizzato per il prossimo 25 aprile, è “Musiche e parole per riflettere sul significato dell’esistenza umana e pulire le memorie cellulari”. alla cascina del Montediviso a Gallarate. Si tratta di una giornata di lavoro aperta a tutti che prevede la partecipazione di due studiosi come Giuliano Guerra, medico e  psicoterapeuta, e Rino Capitanata, musicista e compositore. «Un’occasione speciale per un progetto con loro due insieme. Vorremmo portare avanti con loro una bella collaborazione». Rino Capitanata e Giuliano Guerra condurranno i partecipanti in un percorso mirato di armonie musicali risanatrici, parole, simboli, archetipi e immagini creative.  Chi volesse prendervi parte può telefonare per l’iscrizione al numero 3409628382. È previsto anche il pranzo su prenotazione. I posti sono limitati ed è necessario iscriversi entro il 13 aprile.

L’arte per sentirsi meno soli

La musica in questo caso, ma anche lettura, pittura e arti in genere servono, nei laboratori, a maturare la consapevolezza delle proprie emozioni, dargli un nome, affrontare quelle negative per trasformarle in positive. «Grazie ai laboratori Dakka, creiamo gruppi di aiuto tra persone che possono costruire relazioni e uscire dall’isolamento». Ed è ai laboratori, che si tengono da Gallarate a Ferno a Besozzo, che l’associazione  – che entro il due agosto dovrà revisionare il proprio programma-  si dedica con impegno, con 53 Dakka conclusi dal 2015 a oggi. «Siamo partiti dalla corporeità per arrivare a includere diverse arti: in alcuni casi le persone hanno scoperto talenti inespressi». Oltre all’evento del 25 aprile sono in corso laboratori di lettura, che riprenderanno il 2 maggio, e poi nella seconda metà di maggio con il training autogeno e la meditazione. Una volta a settimana poi riprenderà anche lo sportello di ascolto.

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