Sono ad Albenga per qualche giorno di vacanza; non ho potuto non recarmi a Genova. Arrivando si sente la necessità del tacere dalle molte, troppe cretineria dette in questi giorni da politici ed intellettuali. Guardando questa splendida città dalla collina di Coronata o da quella del Belvedere, subito ci si accorge che questa città senza le grandi opere non può esistere, perché è città di monti che entrano nel mare. La storia di Genova è storia di grandi opere, e Genova è stata ed è una grande esposizione di infrastrutture cielo aperto. Vicino a me ci sono diverse persone. Parliamo, si discute, mi chiedono da che parte “politica” sto. Spiego loro che sono stato Sindaco leghista di una cittadina di 18.000 abitanti, sul cui territorio sorge l’Aeroporto di Malpensa. Mi dicono come è possibile che la Lega sostenga il ministro dei Trasporti Toninelli che il primo agosto ha inserito la Gronda in un elenco di opere inutili che potrebbero essere abbandonare, i cui lavori dovevano iniziare l’entrante mese di ottobre, dopo più di dieci anni di attesa.
Certo alcune affermazioni di Danilo Toninelli e di Luigi Di Maio sono proclami fuori luogo, fuori misura, propagandistici, che creano imbarazzo, perché da semplice cittadino mi sarei aspettato che si cercasse di comprendere correttamente di chi sono le responsabilità, e qual è il programma per ricucire una città spaccata in due e come ricollegare uno dei porti più importanti d’Italia al sistema Italia.
L’unica risposta che sono in grado di dare è che nel contratto non si parla di sospensione della Gronda, quindi si farà. Parola di leghista, nella profonda convinzione che rifare questo ponte, realizzare la Gronda e il secondo anello ferroviario per il porto sia il simbolo della forza di questo nostro paese ed un grande test per questo nostro Governo sostenuto dalla Lega.
Guido Colombo
(Sindaco di Somma Lombardo dal 2005 al 2015)