LEGNANO – Preso dalla polizia di Legnano l’autore della rapina al McDonald’s di via Cadorna di domenica 11 febbraio. Si tratta di un cittadino italiano, di 40 anni, incensurato, che è stato fermato e indagato in stato di libertà per il reato di rapina aggravata. L’uomo ha ammesso le proprie responsabilità.
Gli agenti del commissariato cittadino hanno ricostruito la dinamica della rapina fornendo alla Procura di Busto Arsizio quello che definiscono “un solido quadro indiziario”. Decisive ai fini delle indagini le prime testimonianze raccolte dagli agenti dalla Volante intervenuta sul posto e le immagini estrapolate dagli impianti di videosorveglianza privati e comunali con cui i poliziotti sono risaliti all’auto che il rapinatore aveva usato per darsi alla fuga.
Incensurato, tradito da auto e vestiti
Quella domenica l’uomo, con il volto coperto da scaldacollo e berretto, si era diretto verso la cassa e, sotto la minaccia di una pistola, aveva intimato alle cassiere di consegnargli il denaro. Aveva poi puntato l’arma al fianco di una di loro e contro le spalle di un’altra, impossessandosi della cassa con circa 300 euro in contanti e si era dato alla fuga in via Morganti e in via Pirandello, venendo inseguito per un breve tratto di strada da un addetto alle pulizie del ristorante.
Indagini anche sui social
Grazie alla mappatura di tutti gli impianti di videosorveglianza, gli agenti agli ordini del vicequestore Ilenia Romano hanno ricostruito il percorso dell’auto del rapinatore e sono risaliti alla targa e quindi all’intestatario. I poliziotti hanno approfondito le ricerche anche mediante i social, risalendo al profilo dell’indiziato e ad alcune foto che lo ritraevano con gli stessi abiti indossati nel giorno della rapina. La tesi investigativa è stata poi avvalorata dalle ulteriori testimonianze rese in commissariato dalle giovani cassiere, che tramite alcune fotografie hanno riconosciuto il rapinatore, risultato un cliente del noto esercizio commerciale.
Com’è stato appurato, nella rapina l’uomo si era servito di un’arma giocattolo, di cui si è poi disfatto e che non è stata recuperata. Gli agenti hanno ritrovato la cassa asportata e hanno proceduto a sequestrare gli indumenti usati per il colpo.
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