Pro Patria: due Renault nel motore? Perché no, perché sì

BUSTO ARSIZIO – Due Renault is meglio che one. Parafrasando uno noto spot pubblicitario, la Pro Patria sta visionando da vicino Christophe Renault, fratello gemello (omozigoti) del tigrotto Guillame.

Sebbene la società biancoblù abbia per il momento smentito l’interesse (sarebbe l’ennesimo mancino in rosa), l’esterno italo-francese di scuola Atalanta – con già all’attivo diverse presenze nell’Olbia, dopo la rottura del crociato – si sta allenando in via Ca’ Bianca, dopo aver lasciato la polveriera Alessandria.

Pur non rientrando dunque nelle priorità tecnico-tattiche di cui sembra necessitare la squadra bustocca, attesa sabato allo Speroni (ore 14) dal vitale scontro salvezza col Fiorenzuola da vincere anche per la memoria di Andrea Cecotti, il diesse Sandro Turotti potrebbe comunque dare alla fine il suo benestare all’operazione, trattandosi di un’occasione low cost che garantirebbe alla Pro Patria di avere non soltanto un esterno in più, ma anche un classe 2002 da poter impiegare nelle rotazioni ai fini del minutaggio.

Sempre che il club – ma siamo nel campo delle ipotesi – non stia magari pensando a monetizzare una cessione importante (Ndrecka?), per poi andare decisa sul mercato alla ricerca di un attaccante di peso (alla Pesenti) e di un portiere esperto (alla Tornaghi), ad oggi i ruoli più “scoperti” di una squadra che in realtà avrebbe bisogno di ben altre certezze. Anche per non rischiare di smarrire per strada i prodotti del proprio vivaio come Ferri (pilastro della Pro di Vargas) e Piran, preziosissimi anche in chiave di contributi, alla luce del 200% di extra bonus per l’impiego di giovani cresciuti nel settore giovanile.

Renault Pro Patria perchè – MALPENSA 24