Quei colpevoli silenzi sull’ospedale

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Egregio direttore,

sono una cittadina di Busto dove mi sono trasferita da qualche anno  per una scelta condivisa con la mia famiglia  perché la città, che conoscevo per la presenza di cari amici,  mi piaceva, perché la vicinanza di Malpensa la rendeva comoda per i frequenti viaggi di mio marito e, cosa non certo secondaria dato che ho due figli e un genitore con me, per il buon nome delle sue Scuole Secondarie e del suo Ospedale.

Le assicuro che ci siamo trovati molto bene e ancor oggi siamo felici della decisione; ci sentiamo a tutti gli effetti cittadini di questa città, anche se recentemente non posso negare qualche perplessità che nasce soprattutto dall’osservazione di quanto si sta dibattendo  intorno all’andamento del nostro Ospedale.

Nel passato ho avuto qualche importante necessità  e sono sempre stata  assistita in maniera encomiabile al punto che  ho sempre consigliato  ai miei conoscenti  l’Ospedale di Busto; sentire oggi che miei concittadini stessi suggeriscono di rivolgersi  a quello di Legnano o a Cliniche vicine mi fa sinceramente male.

Non voglio però entrare in discussioni sulle quali sono poco preparata, ne voglio polemizzare sulle motivazioni che hanno portato ad un evidente e rapido scadimento di immagine e di efficienza. Da semplice cittadina che vuole cercare di comprendere, data l’importanza dell’argomento, non posso però tacere di una cosa che mi amareggia e mi fa arrabbiare. Mi rivolgo a lei perché ho visto che il suo giornale segue l’argomento con attenzione e puntualità.

Recentemente ho visto, appunto sul suo giornale, un intervento che chiaramente e in maniera del tutto condivisibile chiamava in causa problemi e responsabilità. Ho poi visto che lei stesso sollecitava la Regione ad affrontare con decisione il problema senza nascondersi dietro altre situazioni di minor entità. Mi aspettavo che qualcuno che ha la responsabilità e i mezzi per farlo, intervenisse almeno per far comprendere che ci si sta pensando,  con ciò tranquillizzando i cittadini come me che al problema della salute della propria famiglia sono oltremodo sensibili.

A distanza di giorni né dal suo giornale né da altri ho visto una doverosa e responsabile reazione; eppure in molti avrebbero potuto darci qualche informazione che avesse un minimo di concretezza e non le solite parole senza alcun contenuto.Eppure sono in molti che potevano farlo. Lo poteva fare il Presidente della Regione, l’Assessore Regionale, il Presidente di Commissione regionale, il Sindaco stesso. Lo poteva fare  l’Ats (o forse Asl?), il Direttore dell’Ospedale e gli altri Direttori.  Nessun cenno di attenzione.

Non so se interpretare la cosa come semplice e colpevole disattenzione o (chi tace acconsente!) un avallo ai diversi dubbi, perplessità e, nel mio caso, timori che dai recenti articoli sul suo giornale trasparivano chiaramente. Sono arrabbiata, e come me altri, perché su una materia del genere i cittadini devono esse informati e non trattati come “utili idioti”. Mi perdoni  lo sfogo che ho voluto fare con lei ,data la sensibilità dimostrata sull’argomento, e siccome non sono alla ricerca di visibilità ma il mio è un semplice sfogo che vorrei solo avesse un eco, mi firmo ma lascio a lei la decisione di qualificarmi.

(Lettera firmata)

 

Ospedale silenzi giornale – MALPENSA24