L’asilo di Quinzano non chiude. L’ha deciso la giunta dopo gli incontri con le famiglie

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SUMIRAGO – L’asilo di Quinzano non chiude e resterà in funzione per l’anno scolastico 2024/2025: lo ha reso noto Mara Gorini, assessore alle Politiche sociali ed educative di Sumirago, attraverso un comunicato diffuso ieri sera, venerdì primo dicembre, sull’esito del “processo partecipato” che è stato avviato in merito dal Comune. Tra gli altri effetti l’asilo di Albusciago nel suo periodo di funzionamento dovrà offrire alle famiglie residenti lo stesso servizio alle stesse condizioni di quello di Sumirago (Polo “Bertolina”): verrà pertanto attivato il post-scuola alle medesime condizioni. E quelle che sceglieranno di far frequentare ai propri figli la scuola paritaria “A. Colombo” di Menzago, dovranno essere sostenute con un “buono scuola dell’infanzia”, strumento perequativo per fasce Isee, nel caso ciò comporti per loro delle barriere economiche.

Le conclusioni del “processo partecipato”

In seguito al “processo partecipato”, che ha avuto come scopo valutare la fattibilità a fronte del numero dei partecipanti e dei costi di mantenimento, l’amministrazione comunale, alla luce degli elementi raccolti, è giunta alle seguenti conclusioni: “Permangono, dall’analisi comparata dei dati, forti elementi di criticità circa il punto di erogazione della scuola dell’infanzia di Quinzano, sia rispetto al numero dei fruitori, sia in relazione alla sostenibilità economica del servizio; si ritiene, allo stato attuale, che la sola variabile economica non debba essere criterio sine qua non per la valutazione dei servizi per l’infanzia; sebbene la scuola dell’infanzia non rientri nel ciclo obbligatorio scolastico, la frequenza della stessa è elemento significante per lo sviluppo armonico dei bambini e delle bambine”.

Il percorso ha avuto inizio con gli incontri nei mesi di settembre e ottobre del Tavolo di rete 0-6 anni comprendente il Comune, rappresentato da Gorini e da Silvia Bonan, p.o. del servizio educativo A.S.; l’Icc di Mornago, rappresentato dalla d.s. Gabriella Cicolini e da Nuccia Buonanno, coordinatrice delle scuole dell’infanzia statali site nel Comune di Sumirago; dalla cooperativa Eureka!, cogestrice dei servizi per la prima infanzia 0-3 e dei servizi a completamento dell’offerta 3-6 (refezione e doposcuola) rappresentata dal referente Stefano Finelli, e da don Roberto Dimarno, rappresentante della scuola per l’infanzia paritaria a Menzago.

I costi di mantenimento del plesso

“Nell’ambito dei predetti incontri è stata sviluppata e condivisa l’analisi effettuata dal servizio competente, che registra natalità, frequenza per plessi, distribuzione nei plessi per residenza, trend storici di riferimento, evidenziando la criticità potenziale già nel breve-medio periodo circa la tenuta del punto di erogazione scuola dell’infanzia di Quinzano”, con la valutazione, come possibilità alternative, di quelle ad Albusciago e Menzago.
Nel contempo “il servizio educativo comunale ha effettuato una dettagliata analisi dei costi di mantenimento del plesso di Quinzano, che risultano – in quota pro capite – particolarmente onerosi sia in relazione ai costi di funzionamento, che per i soli costi di riscaldamento e elettricità si assestano intorno ai 40mila euro annui, sia in relazione ai servizi interni di ristorazione che presentano un costo pro capite del singolo pasto, per l’amministrazione comunale, di 6,18 euro con un costo medio mensile per frequentante pari a 111,95 euro a fronte di un retta media mensile di 116,29 euro (dati Coge – Peg 2022/23). Senza considerare ulteriori costi indiretti dal punto di vista della sostenibilità economica il servizio di sola refezione non è coperto dall’introito delle corrispondenti rette e resta inoltre a carico della collettività il costo di funzionamento del plesso”.

I colloqui con le famiglie

Sono poi seguiti l’incontro in plenaria della rete 0-6 per informare i genitori dell’analisi e delle proposte di offerta, così da permettere una valutazione, e con la possibilità, per le famiglie che lo ritenessero utile e opportuno, di incontrare personalmente l’assessore per proseguire un dialogo; nonché quello con la commissione socio-educativa per condividere i passi effettuati fino a quel momento “fornendo loro, a seguito di richiesta, una serie di dati aggiuntivi che permettessero un approfondimento dell’analisi. Il quadro dei numeri dei bambini frequentanti nell’anno in corso ci offre la seguente composizione:

  • Frequentanti: 17
  • In uscita a termine del presente a.s.: 5
  • Frequentanti al primo anno residenti: 4
  • Frequentanti al primo anno non residenti: 2
  • Frequentanti al secondo anno residenti: 6
  • Frequentanti al secondo anno non residenti: 0

I colloqui con le famiglie sono terminati il 30 novembre. Delle dieci famiglie residenti potenzialmente interessate ad un colloquio individuale, se ne sono presentate cinque. “Colgo l’occasione per ringraziarle – così Gorini – sono stati colloqui significanti e significativi, che mi hanno permesso di ascoltare e considerare la criticità che mi sono state offerte come occasione di riflessione e approfondimento di analisi”. La giunta si è riunita nella stessa data per analizzare i risultati e il giorno seguente ha incontrato capigruppo e membri della commissione socio-educativa per concludere il processo partecipato.

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