Regione e Insubria celebrano Castiglione Olona, prima Città ideale dell’Umanesimo

VARESE – Seicento anni dalla fondazione della Collegiata di Castiglione Olona, con la quale nasce la prima «città ideale» dell’Umanesimo europeo, una delle più importanti testimonianze di cultura, fede, arte e storia della provincia di Varese. Per celebrare il VI centenario da quel 25 marzo 1422, l’Università dell’Insubria è protagonista nel calendario degli eventi patrocinati da Regione Lombardia e presentato nella sede varesina dell’ateneo dall’assessore regionale Stefano Bruno Galli, dal rettore Angelo Tagliabue, dai professori Andrea Spiriti e Laura Facchin del Centro di ricerca sulla Storia dell’arte contemporanea (nella foto da sinistra a destra).

I cantieri di ricerca

«Anniversario che ci dà l’occasione di aprire almeno 4 cantieri di ricerca – ha detto l’assessore Bruno Galli – la Collegiata, sicuramente, ma anche il ripensamento del Borgo, la figura del Cardinale e l’Olona, come fiume di civiltà».

Gli eventi dell’anniversario

Il primo evento è in programma il 31 marzo a Palazzo Lombardia a Milano (Sala Biagi, via Melchiorre Gioia 37, ore 15): una giornata di studio a più voci, moderata dal giornalista Luigi Mascheroni. Apre i lavori il professor Stefano Bruno Galli, assessore ad Autonomia e cultura di Regione Lombardia. La città di Castiglione Olona sarà rappresentata dal sindaco Giancarlo Frigeri e dall’assessore alla Cultura Cristina Canziani. Il racconto storico e artistico è affidato ai professori: Gabriele Archetti dell’Università Cattolica, Andrea Spiriti e Laura Facchin dell’Università dell’Insubria. Per la Collegiata intervengono: l’arciprete don Ambrogio Cortesi, il direttore del Museo Dario Poretti e il Conservatore Laura Marazzi.

Il convegno internazionale organizzato dall’Università dell’Insubria è in calendario dal 28 al 30 settembre, con il supporto della rete interuniversitaria «Città ideali» del Rinascimento italiano. Nell’occasione, sarà pubblicato il secondo volume di Andrea Spiriti su Castiglione Olona (dopo quello del 2018): uno studio dedicato alle committenze di nipoti e pronipoti del Cardinale nel secondo Quattrocento e primo Cinquecento. Gli atti del convegno andranno in stampa nel marzo 2023, con nuovi incontri divulgativi. Il professor Spiriti ripercorre le tappe principali della storia di Castiglione Olona.

La prima pietra della città ideale

II 25 marzo 1422, festa dell’Annunciazione, il cardinale Branda Castiglioni poneva la prima pietra della nuova Collegiata quale simbolo fondativo della città ideale di Castiglione Olona, feudo familiare e oggi in provincia di Varese.

Si trattava di una città ideale: pensata cioè per l’uomo, a paradigma di uno spazio dove l’organizzazione urbana esaltasse i valori di città/civiltà, con istituzioni-modello come il primo edificio scolastico della modernità, la Scolastica (attuale sede comunale). Ma era anche un riflesso agostiniano della Città di Dio, della Gerusalemme Celeste, con la dialettica fra la Rocca e la Villa. Ed era una sintesi della Cristianità (specie dopo l’Unione fra cattolici e ortodossi nel 1439, col ruolo forte di Branda) e dell’Europa: la compresenza di artisti lombardi, veneti, fiorentini, senesi, inglesi, boemi, francesi, tedeschi la rendeva molto più che l’«isola Toscana di Lombardia»; bensì il luogo dove Masolino da Panicale, Paolo Schiavo, il Vecchietta, i Solari da Corona dialogavano con le novità tardogotiche e umanistiche, in edifici (Collegiata, Battistero, Chiesa del Corpo di Cristo, palazzo Branda, palazzo dei familiari, palazzo dei Poveri di Cristo, palazzo Castiglioni di Monteruzzo) che costituivano i nodi di uno sviluppo urbano di forte caratura semantica. Ma soprattutto, Castiglione Olona è il primo caso in assoluto di città ideale, apripista di una serie che includerà molti casi d’area italiana (si pensi almeno, in ordine, a Pienza, Giulianova, Cortemaggiore, Carpi, Ferrandina, Acaya, Sabbioneta, Loano, La Valletta) per poi costituire il paradigma del concetto moderno, da San Pietroburgo a Washington, da Chandigarh a Brasilia.