BUSTO ARSIZIO – «Il Comune di Busto deve diventare socio dell’Agenzia del Trasporto pubblico locale al fianco di Varese Como e Lecco». E’ questa la sfida che Paola Reguzzoni, nelle vesti di consigliere provinciale alla partita, ha messo sul tavole ieri sera, mercoledì 23 gennaio, durante la commissione dedicata al Trasporto pubblico e alle novità che interesseranno la città e che di fatto rompono l’isolazionismo sul fronte dei collegamenti degli autobus.
Uscire dall’isolazionismo
In commissione sono intervenuti anche i vertici dell’Agenzia di bacino, che hanno spiegato le funzioni di questa nuova realtà sovra provinciale e le linee guida che stanno alla base dell’operatività. Tra queste, ad esempio, il fatto che il bacino territoriale di riferimento è più ampio di quello provinciale e consente così una programmazione più razionale e meno frammentata anche a cavallo di differenti province. Insomma, la corse degli autobus cittadini, in tal modo, vengono pensate con una vision di più ampio raggio e nel caso di Busto, città che confina con la provincia di Milano, anche attraverso un’interlocuzione con l’Agenzia del Tpl milanese. Risultato: una migliore connessione anche con una serie punti nodali di Legnano, città contigua, ma sotto l’egida di un’altra provincia.
Collegare e razionalizzare
Linee più snelle e maggiori passaggi. Sono questi due pilastri del nuovo piano di trasporto cittadino. Che punta a corse con minori tempi di percorrenza e con più passaggi su una serie di nodi cruciali quali ad esempio stazioni, ospedali, centro città e scuole (oltre a quelle dedicate per il servizio scolastico). Ciò significa l’eliminazione di alcune fermate. Di quelle che costringono gli autobus a lunghi giri, magari inutili poiché con utenza davvero ridotta. Il nuovo piano, predisposto dalla la precedentemente amministrazione provinciale e ritoccato per migliorare ancor di più i collegamenti cittadini, punta quindi su una Busto più connessa. Le stazioni sono uno dei centri focali «poiché l’obiettivo è potenziare l’integrazione del sistema ferro gomma – ha spiegato Paola Reguzzoni – Un servizio bus con linee più razionali, corse più veloci, collegamenti più rapidi ed efficaci in tal senso può di certo aiutare».
Piazzale Solaro addio, nuovo capolinea
Si cambia anche il capolinea che non sarà più piazzale Solaro. Si punta invece sulle stazioni. Quella delle Nord, dove almeno per il momento sarà spostato il nuovo capolinea. L’idea però è fare della stazione dello Stato il punto di partenza e arrivo. Non subito però. «Gran parte di questo lavoro l’ho ereditato dall’amministrazione provinciale precedente – ha spiegato Paola Reguzzoni – io ho chiesto di fare alcune modifiche, come ad esempio dare maggior forza ai collegamenti con gli ospedali, poiché non tutti erano ben serviti. Non solo, ma ho anche dato indicazione di prevedere una fermata anche in zona industriale, che dovrebbe essere servita anche da almeno una corsa extra comunale e di sviluppare uno studio sulla zona dell’asse del Sempione in vista dello sviluppo che avrà ancora quell’area».
Busto non può star fuori
«Non possiamo stare fuori», ha infine dichiarato Paola Reguzzoni in riferimento al fatto che al momento tra i soci dell’Agenzia del Tpl ci sono Varese, Como, Lecco e non Busto Arsizio. «E’ vero che sono tre capoluoghi di provincia, Busto però sulla programmazione di un servizio importante come quello dei trasporti non può non esserci. Il nostro Comune quindi dovrà diventare socio dell’Agenzia. Riuscire ad allargare la società in tal senso è uno dei miei obiettivi». E l’ingresso del Comune di Busto tra i soci è cosa auspicata anche dal consigliere e presidente del consiglio comunale Valerio Mariani, che ben conosce la materia per averla seguita da consigliere provinciale durante l’amministrazione precedente: «E’ un passaggio che non può essere fatto se davvero vogliamo avere un Agenzia di bacino efficace e in grado di avere un quadro dettagliato delle situazione e di dare risposte efficaci alle problematiche legate al trasporto pubblico locale».