L’Europa ritrovi la sua fratellanza nel nome di Giovanni Paolo II

Europa giovanni paolo II

Nell’imminenza delle Elezioni Europee del 26 maggio 2019, come comunità cristiane del Decanato, ci sentiamo di fare nostro l’appello lanciato da San Giovanni Paolo II: «Vecchia Europa: ritrova te stessa, sii te stessa, scopri le tue origini, ravviva le tue radici, rivivi questi valori autentici che hanno reso gloriosa la tua storia e benefica la tua presenza sugli altri continenti» (Santiago di Compostella, 1982).

Considerato l’importante momento storico, invitiamo tutti ad impegnarsi per esercitare il proprio discernimento e votare alle prossime Elezioni Europee con consapevolezza ed in maniera responsabile. L’Unione Europea sta affrontando sfide importanti, tra le quali:

La famiglia e le problematiche demografiche: l’Europa dovrebbe sviluppare norme che favoriscano le famiglie, che accompagnino lo sviluppo umano integrale delle persone, delle famiglie e della comunità nel suo complesso. Chiediamo attenzioni particolari per i giovani, che hanno bisogno di sentirsi rassicurati e devono essere messi nelle condizioni ottimali per formare una famiglia, in un’Europa che sta drammaticamente invecchiando sempre più!

I nuovi sistemi informatici hanno un impatto sul futuro del lavoro, sulla protezione dei dati personali, sull’uso dell’intelligenza artificiale. È necessario preservare la centralità della persona umana ed un approccio basato su una solida etica, assumendo decisioni politiche che abbiano un impatto sull’economia e sulla finanza, per servire meglio le persone, specialmente le più deboli e vulnerabili.

La cura per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile: non possono essere limitati ai confini dell’Unione Europea ed infatti i risultati elettorali avranno un impatto sulle decisioni che riguardano il mondo intero.

Migrazione, asilo e integrazione: l’Unione Europea è chiamata a dare una risposta chiara ed equa nei confronti delle persone costrette alla fuga a causa di guerre, violenze e persecuzioni (nel mondo sono oltre 68 milioni!). Occorre passare dalla logica dell’emergenza a quella della valorizzazione, garantendo loro un asilo equo, efficace e ben gestito. Salvare vite in mare non costituisce una scelta, né una questione politica: è un imperativo umanitario. L’ossessione che permea il dibattito pubblico non è giustificata e risponde evidentemente solo a regole di mera convenienza politica.

Le elezioni rappresentano un’opportunità per compiere “scelte politiche” che favoriscano una rinnovata fratellanza tra le persone ed un rilancio del progetto europeo.

La Dottrina Sociale della Chiesa offre preziosi contributi in proposito. Auspichiamo perciò lo sviluppo del dialogo con coloro che ragionano secondo tale prospettiva, partendo da presupposti sui quali possiamo trovarci tutti d’accordo.

I Consiglieri pastorali del Decanato di Somma Lombardo

Qui di sotto la “Preghiera per l’Europa”, scritta dal cardinal Carlo Maria Martini, già presidente della KEK nel 2005

Padre dell’umanità, Signore della storia, guarda questo continente europeo

al quale tu hai inviato tanti filosofi, legislatori e saggi, precursori della fede nel tuo Figlio morto e risorto.

Guarda questi popoli evangelizzati da Pietro e Paolo, dai profeti, dai monaci, dai santi;

guarda queste regioni bagnate dal sangue dei martiri e toccate dalla voce dei Riformatori.

Guarda i popoli uniti da tanti legami

ma anche divisi, nel tempo, dall’odio e dalla guerra.

Donaci di lavorare per una Europa dello Spirito fondata non soltanto sugli accordi economici, ma anche sui valori umani ed eterni.

Una Europa capace di riconciliazioni etniche ed ecumeniche, pronta ad accogliere lo straniero, rispettosa di ogni dignità.

Donaci di assumere con fiducia il nostro dovere di suscitare e promuovere un’ intesa tra i popoli che assicuri per tutti i continenti,

la giustizia e il pane, la libertà e la pace.

Amen

Europa giovanni paolo II – MALPENSA24