RIVOLTA IN CUCINA CON BIGMATCH: “Lukaku e il timballo anglosassone

Paolo Rivolta 

“Venghino siori venghino, è iniziata la serie A”.
Ho sempre pensato che fino a settembre inoltrato non si dovesse parlare ancora del campionato, stesso discorso per la cucina. Settembre è il mese dei rimorsi, a tavola come nel calcio; è il mese dell’iscrizione in palestra, insalatina e cibi freddi con la speranza effimera di prolungare l’estate. Nel calcio invece si tirano le somme su quale calciatore si poteva e quale non si doveva comprare ad agosto.
Settembre corre veloce, come una discesa di Politano, ed è già finito.
È arrivato ottobre, tempo di piatti caldi, di risotti, di bolliti, anche di riso bollito (de gustibus).
Si sta più volentieri a tavola, scaldati dal vino e dal calore familiare.
Domenica per pranzo che c’è?? Eccovi servita Sassuolo Inter.

Pochi ingredienti per Conte

Lo scontro tra il tortellino e il risotto, tra il cotechino e l’ossobuco.
De Zerbi contro Conte, Berardi contro Lukaku.
In cucina la sfida è certamente più equilibrata rispetto a quella in campo, ma guai a sottovalutare la partita dopo la pausa Nazionale, si rischia che il Sassuolo rompa le uova nel paniere nerazzurro.
Conte obbligato a scegliere tra pochi ingredienti visto le assenze di D’Ambrosio e Sanchez, meglio quindi un piatto di sostanza e poco fantasioso.
Lo chef neroverde dovrà inventare sicuramente qualcosa di nuovo, punterà sull’ingrediente a sorpresa Caputo?

Lukaku filetto pregiato o timballo anglosassone?

Nel reparto offensivo si deciderà la sfida.
Lukaku più che un irresistibile filetto chateaubriand, fino ad ora è sembrato uno di quei timballi anglosassoni, pesante e senza fantasia (proprio come la cucina inglese).
Berardi, dall’altra, si accende, da anni, ad intermittenza; talvolta l’arma in più per il Sassuolo, altre volte paragonabile ad una spolverata di parmigiano sullo spaghetto alle vongole. “Dilusione” direbbe lo chef Bastianich.
Forfait anche di Sensi, infortunato. Più che un risotto il mister Conte corre il rischio di fare una frittata.

Come gustarsi il match?

Domenica, terza di ottobre, è la festa di Lissone, obbligatorio impiattare la tradizione.
Niente antipasti e primi, si mangia solo Cassoeula.
Ormai lontani gli anni dell’attesa per la prime gelata di ottobre che apriva la stagione della verza, ora il gelato lo troviamo solo nel freezer (non ditelo alla giovane Greta, mi raccomando!!). Anzi, quale gelato e gelato, a fine primo tempo si taglia una fettina (“fetta” non fate i timidi) di torta paesana e pronti a gustarvi il secondo tempo.
Hey, vi vedo, non provate a rubare i pinoli sulla torta.
Ok, tutto è pronto, buon appetito e buon big match.

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