CARDANO AL CAMPO – C’erano anni (quelli di Laura Prati prima come assessore e poi come sindaco) in cui Cardano al Campo non soltanto garantiva pre e post scuola dalle primissime ore del mattino fino a tardo pomeriggio, ma per agevolare i genitori che lavorano venivano messi a disposizione degli spazi comunali durante le vacanze di Natale, Carnevale, Pasqua e persino nel periodo dell’elezioni per accudire i figli di quelle famiglie che altrimenti non sapevano a chi affidarsi. «Tanta gente sceglie di venire ad abitare a Cardano anche perché offriamo questo tipo di servizi», ripeteva spesso la compianta sindaca. A distanza di pochi anni dalla sua scomparsa di quel welfare cardanese è rimasto poco o nulla: non si riesce nemmeno a garantire il pre-scuola a bambini che entrano in classe alle 9 del mattino. In questo modo conciliare i tempi con il lavoro per tante famiglie diventa impossibile, ma sia la scuola che l’amministrazione comunale voltano loro le spalle. Il problema è stato sottoposto sia all’assessore all’Istruzione Meri Suriano sia a Giuseppe Reho, il dirigente scolastico che suonava la chitarra durante il lockdown. E per conoscenza una lettera è stata inviata anche al Provveditorato di Varese.
Pre scuola annullato
A denunciare il disservizio è un gruppo di genitori i cui figli frequentano la scuola materna del Cuoricino. A loro il servizio di pre-scuola era stato garantito a fine agosto, salvo poi fare marcia indietro comunicandone la soppressione a pochi giorni dal suono della prima campanella. «Durante la riunione del 6 settembre ho appreso che i miei bimbi entreranno all’asilo dalle 8.40 alle 8.50, senza se e senza ma, causa Covid e che non ci sarà il prescuola», racconta uno di loro, chiedendosi ora a che cosa serva effettuare ingressi scaglionati mettendo in serissima difficoltà le famiglie con orari privi di senso logico. La maggior parte delle occupazioni di ufficio hanno infatti orari di inizio lavoro che spaziano dalle 8 alle 8.30. Come si fa a portare i figli a scuola?
Genitori in rivolta
I genitori chiedono dunque al dirigente dell’istituto comprensivo Montessori una rivalutazione seria e risolutiva di una situazione che sta angustiando diverse famiglie cardanesi. Non tutti possono contare sui nonni, praticamente nessuno può permettersi una baby sitter a tempo pieno e nemmeno il più accondiscendente dei datori di lavoro può arrivare a concedere permessi quotidiani, oltretutto per andare incontro a un disservizio creato da una struttura pubblica. «Scoprire che non è stato organizzato il prescuola a pochi giorni dall’inizio delle lezioni è stata veramente una brutta sorpresa, oltretutto questo servizio permetterebbe la riduzione di assembramenti negli ingressi successivi».
Chitarra e voce: il dirigente scolastico di Cardano le suona al Coronavirus