Covid nelle scuole a Cardano. Suriano: «Non siamo stati fermi»

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L'assessore all'Istruzione Meri Suriano

CARDANO AL CAMPO – «Già la seconda settimana di novembre, con il presentarsi delle prime quarantene nel plesso Ada Negri, l’amministrazione si è confrontata con il responsabile del servizio mensa e con il dirigente scolastico. E ha elaborato interventi precauzionali a garanzia degli alunni». Sono le parole dell’assessore all’Istruzione, Meri Suriano, per fare chiarezza sulla situazione Covid all’interno delle scuole di Cardano al Campo. L’aumento dei casi in provincia di Varese ha riportato, fra gli altri, l’attenzione proprio negli istituti, sottolineando come il ritorno alle lezioni in presenza abbia inciso sul diffondersi dei contagi. Parlano i dati, che confermano il più alto numero di casi positivi proprio nelle fasce d’età comprese fra studenti e relativi genitori. E dopo l’intervento della minoranza, per voce del consigliere Michela Marchese (Progetto Cardano) in Commissione congiunta, ora l’amministrazione Colombo risponde.

Il ripristino della seconda sala mensa

Ad oggi il carico maggiore di questa emergenza nell’ambiente scolastico tocca al dirigente, chiamato alla gestione delle comunicazioni alle famiglie e ad Ats dei nominativi delle classi da collocare in quarantena fiduciaria o
preventiva. «Tra gli interventi precauzionali per garantire la sicurezza degli studenti c’è il ripristino dell’utilizzo della seconda sala mensa all’Ada Negri, posticipato a dopo l’intervento di sanificazione», specifica Suriano. «La quarantena di alcune sezioni, ridotte ad oggi ad un’unica classe, ha fatto sì che ci fosse un numero inferiore di alunni, docenti e collaboratori, sviluppo tale da far slittare l’utilizzo della seconda sala mensa». E aggiunge: «La pausa mensa è l’unico momento di “relax” dalle ore curriculari, sia per gli insegnanti che per gli alunni, organizzato nel miglior modo possibile, dove si attuano le regolari e puntuali linee di protocollo richieste per non creare assembramenti. I ragazzi gestiti dai loro inseganti si recano in ordine rigoroso, con due turnazioni, negli spazi a loro assegnati, indossando fino al posto a sedere i dispositivi di protezione, dopo una severa sanificazione tra un turno e l’altro». Parole, quelle dell’assessore, per  «tranquillizzare la minoranza, ma soprattutto le famiglie, sul fatto che ci sia grande attenzione per i ragazzi».

Test sierologici e tamponi

Oltre alla mensa, in commissione si è tornati sulla questione test sierologici e tamponi. «Il tampone in realtà è la fotografia del giorno in cui viene effettuato, ma non è una certezza per i giorni successivi», era stato specificato dalla maggioranza. Che ora garantisce un passaggio periodico, da parte dell’ufficio istruzione, «per controllare che tutto sia funzionale e adatto alla prevenzione del Covid». Lo spiega Suriano: «Ritengo importante sottolineare che tanti dei casi risultati positivi sono dovuti a ragazzi asintomatici, a cui i genitori hanno fatto fare autonomamente, a scrupolo preventivo, il tampone». In ogni caso, «il Comune non ha remore a sostenere tutte le spese volte a tutelare la salute dei ragazzi». E mette in chiaro: «Il personale scolastico fa lezione stando a due metri di distanza dagli alunni durante le spiegazioni, indossando le visiere e le mascherine (FPP2) e utilizzando, quando necessario, il gel sanificante».

Il confronto con la minoranza

L’occasione viene colta dall’assessore per precisare che Ats, il 26 ottobre, ha istituito un servizio integrativo dedicato ai referenti Covid, per informazioni e precisazioni su casi sospetti e focolai nelle scuole, oltre che di segnalazione di classi in cui si raggiunga un tasso di assenze pari o superiore al 40% per motivi di salute. E per questo ha creato due canali di comunicazione: un numero telefonico e una casella di posta elettronica. «Ats valuta con i referenti Covid un’eventuale chiusura delle scuole. La minoranza ci ha chiesto un tavolo di confronto, purché aperto a tutti i componenti del consiglio. Che è ben accetto». E conclude: «Invito la minoranza a pronunciarsi non solo su richieste che valuteremo se confacenti alle nostre, ma anche in merito ai chiarimenti sull’operato di quanto è stato riportato nella commissione di confronto, vedi punto mensa. Insomma, l’attuale amministrazione e gli uffici comunali, sono intervenuti per tempo, perfezionando al meglio il servizio del piano ristoro. Li esorto pertanto nell’utilizzare la carica di cui sono investiti di farsi portavoce per diffondere le informazioni di quanto viene fatto, e che i consiglieri hanno riportato nella commissione richiesta, così da aiutare a smorzare nelle famiglie le preoccupazioni in questo momento delicato».

«La gestione dell’emergenza Covid parta dalle scuole»: il piano di Progetto Cardano

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