«L’unione nel centrodestra di Samarate è solo di facciata»

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Siamo ormai a meno di due mesi dalle elezioni amministrative e la coalizione Partito Democratico-Samarate Città Viva, con il candidato sindaco Alessandro Ferrazzi, fa il punto della situazione.

“Ad oggi” esordisce il candidato sindaco “a Samarate il quadro non è ancora completo. Oltre alla mia candidatura è stata palesata solo la ricandidatura del sindaco uscente, per accordi a livello provinciale nel Centrodestra. Prevediamo la corsa solitaria del Movimento 5 Stelle, cosa che prima ancora della mia candidatura sia il Partito Democratico che Samarate Città Viva hanno tentato di evitare, lavorando ad un progetto comune che ad un certo punto è stato rifiutato, e non escludiamo qualche altra candidatura dell’ultimo momento.”.

Prosegue Ferrazzi: “Noi siamo partiti con largo anticipo, addirittura in autunno, perché il dialogo tra Partito Democratico e Samarate Città Viva è sempre stato aperto, e soprattutto non abbiamo telecomandi provinciali secondo cui agire o a cui dover obbedire. Abbiamo quindi iniziato con diversi tavoli di lavoro programmatici, da cui è scaturita una bozza di programma avanzata, che stiamo però affinando con un lavoro di ascolto delle varie realtà presenti sul territorio (associazioni, categorie e aziende). Il filo rosso che si sta delineando è la richiesta di un maggiore coinvolgimento dell’Amministrazione, di un coordinamento che finora è largamente mancato”.

“Del resto” interviene Sergio Broglia (Segretario del Partito Democratico) “ci fanno sorridere le dichiarazioni degli esponenti della Destra che, dopo aver pesantemente criticato per lungo tempo l’operato del Sindaco uscente e di tutta la sua Giunta, ora attestano armonia e stima reciproca, nonché la volontà di operare per il bene comune… Ma come si può credere a queste affermazioni? Quando da mesi tutti i partiti del Centrodestra stanno litigando, senza confrontarsi seriamente sulle criticità generate negli ultimi anni dalla Giunta Puricelli e senza parlare minimamente di programmi e di idee per la città, ed essendo rimasti solo in attesa di un accordo provinciale che ha imposto un’unità evidentemente di facciata?”.

E Maurizio De Tomasi, coordinatore di Samarate Città Viva, aggiunge: “La qualità di un’Amministrazione si misura sulla capacità di progettare azioni con lucidità e lungimiranza, e di avviarle alla realizzazione; se i risultati sono stati negativi, attribuirne la responsabilità ad altri, quando si è parte della cabina di regia, è quanto meno poco dignitoso. E, per contro, si dovrebbe avere il coraggio di cambiare almeno il regista”.

Riprende Alessandro Ferrazzi: “Una delle richieste che mi vengono rivolte è proprio sulla composizione della squadra: non nego che ci sono contatti sia con persone vicine a PD e SCV, ma anche con persone che non hanno alcuna militanza e che possono vantare serie esperienze professionali. Noi siamo consapevoli dello stato di paralisi in cui si trova il nostro Comune, per cui il lavoro che dovranno affrontare i prossimi assessori sarà improbo, con le conseguenze del caso in termini di impegno di tempo e di energie: non ci potranno più essere assessori che frequentano il Comune solo per pochi attimi alla settimana, come è avvenuto negli ultimi anni…”.

Da parte dei tre esponenti della coalizione di Centrosinistra è univoco e forte il messaggio finale alla gente di Samarate: “Sappiate guardare bene alla serietà e alla credibilità di un’alleanza nata non dalla volontà delle persone presenti sul territorio ma da una spartizione di poltrone calata dall’alto. Per tornare a vivere la nostra città ha bisogno di persone che vogliano e sappiano lavorare insieme, e ciò in questo momento è possibile solo con Alessandro Ferrazzi sindaco e con la coalizione tra Partito Democratico e Samarate Città Viva”.

Partito Democratico e Samarate Città Viva

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