Samarate, il centro prelievi resta fino a fine anno: «Al lavoro per una soluzione»

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SAMARATE – Posticipata di due mesi la chiusura del centro prelievi di Samarate: l’interruzione del servizio, annunciato dall’azienda Toma, per il 31 ottobre, slitta infatti al 31 dicembre. Una buona notizia per gli utenti e maggiore tempo per l’amministrazione per lavorare ad una soluzione, con soddisfazione del sindaco Enrico Puricelli e il suo vice Nicoletta Alampi che, in questi giorni, hanno avuto un dialogo proficuo con Enrica Mosca, titolare della farmacia nei cui locali il centro prelievi effettuava servizio.

Garantire continuità

Proprio i locali, concessi ad uso gratuito, sono uno dei nodi centrali della questione: la mancata volontà del rinnovo della concessione, insieme alla mancanza di fondi da parte dell’Ats Insubria, avevano portato l’azienda – che di recente è stata anche acquisita da una nuova compagnia – a comunicare, in piena estate, che appunto a fine ottobre Samarate non avrebbe avuto più un centro prelievi. «Ci siamo mossi subito – spiega Alampi – con tutte le difficoltà del caso, perché non potevamo sindacare su una scelta, del tutto legittima, di un’azienda privata». Il dialogo con la farmacia Mosca «che ringraziamo per disponibilità e sensibilità, ci ha garantito altri due mesi di servizio per i cittadini e più tempo per studiare una soluzione». Soluzione che contempla innanzitutto il mantenere il centro prelievi a Samarate, servizio ormai presente dal 2015 e la cui continuità non si vuole interrompere: l’idea è quella di provare, trovando nuovi locali, a mantenere le prestazioni di Toma – che, altro aspetto fondamentale per l’amministrazione, effettua gratuitamente i prelievi a domicilio – o, in seconda ipotesi, di affidare il servizio ad una nuova azienda. Con un punto fermo: «Samarate ha da sempre il suo centro prelievi. E’ un servizio che non toglieremo».

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