Samarate, una serata sull’affido: «Diamo una casa ai minori in difficoltà»

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SAMARATE – Cosa vuol dire accogliere un minore e vivere l’esperienza dell’affido? Chi può farlo? Il CTA (Centro di Terapia dell’Adolescenza) in collaborazione con il Comune di Samarate ha organizzato una serata per rispondere a tutte le domande sul tema e presentare con l’occasione il nuovo servizio affidi del Distretto di Gallarate: l’appuntamento è stasera, 9 maggio, alle 20.30 in villa Montevecchio a Samarate.

L’esperienza delle famiglie

Una serata per raccontare cosa è l’affido familiare, e come si può diventare famiglie affidatarie. Non solo attraverso la voce degli operatori che si occupano del servizio (che a livello distrettuale, con Gallarate a capo, comprende Cassano Magnago, Samarate, Solbiate Arno, Cairate, Oggiona con Santo Stefano, Cavaria con Premezzo, Jerago con Orago, Albizzate) ma soprattutto attraverso la testimonianza diretta delle famiglie che stanno vivendo l’esperienza dell’accoglienza di un minore.

Una mano tesa verso i più deboli

«Sull’affido c’è poca informazione, malgrado una buona sensibilità sul tema – commenta Nicoletta Alampi, assessore al Sociale del Comune di Samarate – e si crede che bisogna essere una famiglia “professionista” o speciale per avere un minore in affido. Al contrario: basta essere una famiglia normale, con al suo interno quei valori umani ed educativi necessari per accogliere un’altra persona». I progetti, poi, possono essere di vario tipo: ad accogliere possono essere coppie conviventi o coniugate, con o senza figli, ma anche single, pronti ad accogliere bambini e adolescenti che vivono in una situazione di difficoltà all’interno della propria famiglia di origine. «Un tema su cui bisogna investire moltissimo – conclude Alampi – per creare una vera rete di collaborazione a sostegno della genitorialità e, soprattutto, una mano tesa verso le persone più fragili».

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