San Vittore, gioiello altomedioevale di Oggiona con Santo Stefano

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OGGIONA CON SANTO STEFANO – L’impianto della chiesa di San Vittore a  Oggiona con Santo Stefano è tipico di un edificio sacro altomedievale (VII-VIII secolo) ma di essa abbiamo una prima citazione solo nel “Liber Historiae Sanctorum Mediolani” di Goffredo da Bussero, che ha fatto ipotizzare la datazione dell’attuale San Vittore al XIII secolo. La struttura e la planimetria della chiesa, analoghe a quelle di altri edifici di epoca longobarda-carolingia, sono caratterizzate dalla particolare forma dell’abside:  il rilievo geometrico delle strutture ha permesso di evidenziare che l’abside ha un profilo “a ferro di cavallo”, cioè maggiore, sia pure di poco, di una semicirconferenza.  Ciò, insieme con la dedicazione a San Vittore, è considerata dagli esperti una conferma della vetustà della chiesa.
L’edificio è stato oggetto in tempi successivi alla costruzione originaria di modifiche e restauri. In particolare, il tetto attuale, che poggia su un’orditura lignea, ha sostituito la struttura di genere arcaico di cui sono rimaste tracce nella copertura dell’abside. Tali resti consentono di ipotizzare che la chiesa fosse coperta con lastre di pietra alettate sulla superficie esterna della volta con una terminazione di gronda a mensola. Il recente restauro dell’abside, curato da Isabella Pirola sotto la direzione dell’architetto Matteo Scaltritti e finanziato dalla parrocchia con il concorso del Comune e della Pro Loco, ha consentito di riportare alla luce l’intonaco ottocentesco, velato e consolidato con tinta alla calce,  e di riaprire due piccole monofore.

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Dall’esame stratigrafico non sono emersi lacerti di antichi affreschi  sottostanti per cui, d’intesa con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, il restauro  è stato limitato alla “pulizia” dell’intonaco. Concluso l’intervento, l’area presbiteriale è stata dotata di un nuovo altare. Per cinque secoli, fino al Cinquecento,la chiesa  ha ospitato una statua della Madonna, oggi posta in una nicchia dell’altar maggiore della parrocchiale.
San Vittore è al centro di un’area di grande interesse archeologico. Il ritrovamento più significativo è la tomba, oggi esposta in Municipio, che fu recuperata nel 1988, presumibilmente parte di una vasta necropoli: si tratta di una sepoltura alla cappuccina (il corpo del defunto era ricoperto da tegole romane, embrici, disposte a doppio spiovente), di età tardo imperiale (IV secolo d.C.), di cui è stato recuperato e restaurato il corredo, formato da vasi di ceramica e oggetti di metallo. E’ un peccato che i rilevanti costi di demolizione non consentano di rimuovere il serbatoio, tra l’altro in disuso, dell’acquedotto che incombe sul gioiello romanico.

Fausto Bonoldi

DOVE In via San Vittore 25 a Oggiona con Santo Stefano.

QUANDO  La chiesa è aperta, oltre che in occasione di matrimoni, nel mese di maggio quando si celebra la festa di San Vittore. Chi volesse visitarla può rivolgersi al parroco don Claudio (tel. 0331217551).san vittore oggiona

San vittore oggiona – MALPENSA24

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