Come l’araba fenice che rinasce dalle proprie ceneri, l’inter è rinata dalle ceneri del match contro il Real, una rinascita figlia di un atteggiamento tattico più prudente adottato dopo il disastro di San Siro. Possesso palla meno 17%, vantaggio territoriale meno 14%, baricentro medio meno 8 metri, recupero palla meno 8 metri,in sostanza si è passati dal pressing alto al caro vecchio contropiede che da Herrera a Mourinho passando per Bersellini Trapattoni e Simoni è stato sempre alla base dei trionfi dell’inter. Sarebbe stato bello poter parlare solo della terza vittoria consecutiva ed invece a prendersi la copertina è l’assurda quanto inutile umiliazione a cui Conte ha sottoposto Eriksen, ormai il comportamento del tecnico nei confronti del danese travalica l’aspetto tecnico per sfociare in una sorta di vessazione, una vessazione che una società come l’inter non può far passare in silenzio, una vessazione che Eriksen non merita ma soprattutto una vessazione che non fa onore né al Conte allenatore né prima ancora al Conte uomo.
Sandro Nerazzurro Inter-malpensa24