Saporiti sulla piscina a Solbiate: «Pronti per il futuro, ma basta pagare le perdite»

solbiate olona roberto saporiti

SOLBIATE OLONA – Dalle grandi città ai piccoli paesi, gli effetti del Covid si sono fatti sentire a ogni livello e anche a Solbiate Olona il sindaco, Roberto Saporiti, tira le fila di quello che è stato l’anno più difficile del suo breve mandato e guarda al futuro. «Le nuove povertà, la disoccupazione e l’arretratezza digitale sono i punti sui quali lavoreremo, senza dimenticarci però dell’incredibile ondata di solidarietà alla quale abbiamo assistito in questi mesi». Quanto alla piscina, il nodo centrale delle polemiche in paese, l’amministrazione di Più Solbiate è ormai a un bivio: «In queste settimane decideremo se continuare con la Saronno Servizi o andare a gara e cercare un altro gestore, ma negozieremo condizioni più favorevoli».

La giunta di Più Solbiate si è instaurata nel 2019 e dopo meno di un anno è scoppiata la pandemia da coronavirus. Come avete affrontato questo periodo e soprattutto cosa è cambiato a Solbiate 12 mesi dopo?   

«Sicuramente la pandemia è stato un evento inaspettato, che nessuno sapeva bene come gestire e noi abbiamo da subito percepito la difficoltà dei nostri cittadini nel capire cosa si potesse e non si potesse fare. Tra Dpcm, restrizioni e linee guida c’è stata una grande confusione, che anche per noi amministratori è stata difficile da affrontare. Quanto al presente, l’emergenza non è ancora finita purtroppo: i nostri medici non hanno i vaccini, abbiamo ancora famiglie in quarantena e le scuole sono chiuse. Quindi le nostre energie sono concentrate sul cercare di dare risposte concrete a chi è in difficoltà tramite la spesa a domicilio, i buoni spesa e gli aiuti finanziari. Ma temo che le conseguenze di questa crisi si vedranno a lungo raggio. Con il blocco dei licenziamenti e della cassa integrazione la situazione è a un punto di stallo, ma una volta superata l’emergenza si vedranno tutti i problemi lasciati indietro.

Allora come vi state preparando a questo post-Covid?

«Sicuramente manterremo le misure di primo aiuto, in particolare i buoni spesa. Ne abbiamo distribuiti più di 200 in questi mesi e stiamo davvero registrando un aumento delle povertà. Quelle persone che prima non avevano problemi finanziari, magari avevano anche un’attività commerciale, ora si ritrovano a far fatica ad arrivare a fine mese. Inoltre, il problema scolastico è sempre più urgente, soprattutto perché abbiamo realizzato che molte famiglie non dispongono dei mezzi digitali o di connessioni stabili per i figli. Per questo motivo vogliamo implementare i collegamenti digitali degli edifici comunali e delle scuole per portare la banda larga in tutti i plessi scolastici».

Quali sono le necessità dei solbiatesi nel 2021?         

«I nostri cittadini hanno bisogno di risposte e di sicurezza, perché purtroppo in questo periodo sembra che sia l’incertezza a governare. Tuttavia dallo Stato sono arrivati, e arrivano, dei segnali positivi, soprattutto in termini di risorse che speriamo di poter usare per il nostro paese. In particolare vorremmo fare qualcosa di più per il mondo del lavoro e per questo speriamo in una cooperazione con l’Azienda di Valle Olona per sostenere l’iter mediazione del lavoro e prepararci alla crisi che verrà».

Parlando di Valle Olona, Solbiate è capofila del Distretto del Commercio, cosa state facendo in questa direzione e soprattutto dove andranno gli sforzi futuri?   

«La nostra visione per il futuro è certamente quella di continuare questa fruttuosa cooperazione e in effetti grazie agli sforzi congiunti siamo riusciti ad assicurarci un bando da 180 mila euro che darà risposte concrete a negozi e attività sul territorio. Il virus ha rafforzato la coesione della Valle e continueremo su questa linea d’onda».

Tornando a Solbiate, proprio nelle ultime settimane ci sono state varie polemiche sul vostro progetto di rigenerazione urbana, con il consigliere di opposizione, Luigi Melis, che vi ha accusati di aver “rubato” le idee di Voce Solbiatese. E’ così? 

«Io penso che l’amministrazione sia unica, indipendentemente dalla parta politica che governa e l’obiettivo è il bene del paese. Quindi non abbiamo buttato via a priori tutto ciò che era stato fatto prima di noi. Il piano presentato è la nostra visione per Solbiate: un paese più green, all’avanguardia e attento alle esigenze dei cittadini. Si tratta certamente di un programma ambizioso, ma non impossibile».

Quali sono i pezzi forti di questo progetto e quali le vostre priorità? 

«Partiremo sicuramente con le opere di compensazione di Pedemontana che verranno utilizzate per creare degli orti urbani in via Varese. Per questo nei prossimi mesi acquisiremo l’ultimo lotto di terra per far partire questo progetto che riteniamo importante a livello sociale e ambientale. Ma sempre in direzione ecologica provvederemo alla rete di piste ciclabili per creare una cintura verde intorno al paese e ovviamente finalizzeremo la riqualificazione dell’area feste».

Proprio su questo spazio si è spesso dibattuto riguardo la convenzione con Tigros stipulata dall’amministrazione precedente. Quali progetti avete per quest’area?   

«Rimaniamo fedeli a quanto abbiamo sempre affermato: ovvero che l’area feste rimane dov’è e non verrà spostata. Chiaramente dovremo modificare la convenzione con Tigros e prevediamo una monetizzazione che ci permetterà di dare risposte concrete alla cittadinanza, come nuove opere stradali e il rifacimento dei marciapiedi».

Non possiamo concludere senza menzionare la piscina, che da anni ormai è al centro di critiche e polemiche. Il debito da pagare è particolarmente elevato, ma come si evolverà la situazione?

«Sì, dal 2017 abbiamo registrato circa 250 mila euro di perdite dovute all’impianto e chiaramente non possiamo permetterci che la piscina continui a gravare così tanto sulle spese comunali. Le prossime settimane saranno quindi decisive perché stiamo cercando di capire se è legalmente possibile continuare la convenzione con la Saronno Servizi, con la quale abbiamo un ottimo rapporto, oppure andremo a bando e cercheremo un altro gestore. Quello che è sicuro è che vogliamo continuare ad assicurare questo servizio, ma cambiando le condizioni attuali. Non è possibile che il Comune si debba accollare tutte le perdite della società, quindi per il momento siamo riusciti a ottenere un accordo che ci permetterà di pagare il 70%, e non più il 100%, e ora valuteremo se continuare con la Saronno Servizi oppure cercare un altro gestore».

solbiate olona intervista roberto saporiti – MALPENSA24