Scuola islamica a Busto, Tovaglieri (Lega): «Non diventi una moschea mascherata»

La scuola araba all'ex Ciclope e, sulla destra, Isabella Tovaglieri nel 2019 a Molenbeek

BUSTO ARSIZIO – «Una scuola di lingua araba? Per una vera integrazione sarebbe più utile una scuola di italiano per le tantissime donne musulmane che vivono isolate dalla società. E che questo centro culturale non si trasformi, come è spesso capitato, in una moschea mascherata». A prendere posizione sul caso della scuola islamica aperta nei locali dell’ex pizzeria Ciclope è l’europarlamentare della Lega Isabella Tovaglieri, già in prima linea contro l’islamizzazione sin dalla sua visita al quartiere di Molenbeek a Bruxelles nel corso della campagna elettorale delle europee 2019 e più di recente rispetto all’ipotizzato, e controverso, party islamico col burkini in piscina di Limbiate.

I dubbi di Isabella

«L’apertura di una scuola di lingua araba con corsi rivolti anche ai non musulmani solleva interrogativi sulla volontà di favorire un’integrazione davvero efficace, che per essere tale deve inevitabilmente passare attraverso la comprensione dell’italiano da parte degli stranieri e non viceversa – i dubbi di Isabella Tovaglieri, che nell’Europarlamento fa parte anche della commissione “Femm” sui diritti delle donne – poiché la lingua è il più importante strumento di inserimento sociale, sarebbe stata più utile l’apertura di una scuola per insegnare l’italiano agli immigrati dai Paesi arabi che abitano a Busto da molti anni, ma non parlano la nostra lingua, in particolare alle tantissime donne musulmane, che vivono spesso in contesti di isolamento sociale, e che sono costrette a dipendere, per la comprensione del parlato e per la lettura dei documenti, dai figli che frequentano le nostre scuole dell’obbligo».

Rischio moschea?

Insomma, una mezza bocciatura per la scuola all’ex Ciclope. E l’eurodeputata bustocca della Lega non si esime dal paventare un rischio che nel quartiere solleva preoccupazione, quello che in corso Italia oltre ai corsi di lingue si finisca anche per pregare: «In ogni caso – la chiosa di Isabella Tovaglieri – ci auguriamo che questo nuovo centro culturale rimanga soltanto una scuola, senza trasformarsi nel tempo in luogo di culto mascherato, come già accaduto troppo spesso nel nostro territorio». Basti pensare al lunghissimo contenzioso sui centri culturali islamici, come quelli sorti una quindicina di anni fa a Gallarate, che celavano vere e proprie moschee (non autorizzate).

busto arsizio scuola araba tovaglieri – MALPENSA24