Sesto, le opposizioni: «Bilancio senza coraggio». Dubbi sulla Nuova Marna

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SESTO CALENDE – «Un bilancio che sta in piedi, certo. Ma non è coraggioso», le parole di Giorgio Circosta (Sesto2030). «Siamo ancora lontani da un modo di pensare innovativo», l’affondo di Giancarlo Rossi (Insieme per Sesto). Mentre, per Roberto Caielli (IxS) «il confronto sulle politiche e sugli indirizzi di fondo è impossibile: mancano le conoscenze condivise». A gamba tesa le opposizioni di Sesto Calende, che ieri – 18 gennaio – hanno bocciato Dup e bilancio di previsione illustrati in consiglio comunale. Senza risparmiare critiche, anche sul piano della Nuova Marna.

Personale, mutui, alienazioni

«Non c’è chiarezza su dati e scelte», ha detto Caielli sulle spese del personale. «La funzionaria ci ha comunicato che sono previste quattro assunzioni, di cui una sostituzione. Invece l’assessore spiega che sono 13, perché inserisce anche il turn-over e confonde le carte». Poi, sui mutui «la confusione è anche maggiore. L’amministrazione ha sempre escluso programmaticamente di farne, ma poi agisce diversamente». Il riferimento va al «già deliberato mutuo per il nuovo asilo. Mentre ora, nel Piano triennale, ce n’è uno da mezzo milione per la palestra». E ancora: critiche alle alienazioni in via Bacula, sulle stime effettuate dopo che sono stati messi in vendita i terreni e sottolineando che «non sappiamo se coincide con quanto è stato inserito a bilancio». Lo stesso vale per «l’area su cui sorge la cooperativa Erre Esse».

Il Piano Marna

Centrale è «l’opera che è costata almeno 8 milioni di euro e non è finita», ovvero la Nuova Marna con la sede del Csck. Così Caielli: «Non si è mai voluta affrontare la questione di come la gestione e il funzionamento incideranno sul bilancio». Secondo le ultime previsioni, ha aggiunto, i lavori «verranno consegnati a metà primavera. Era stata annunciata una procedura pubblica di affidamento in gestione, ma trovo incomprensibile come non vi sia alcun riferimento né nel Dup né nel bilancio. In pratica il consiglio non conosce le previsioni e le risorse che serviranno per far funzionare la nuova grande struttura».

Sport, ambiente, turismo, scuola

Puntali le osservazioni di Rossi. Vale per l’ambiente, dove «non siamo riusciti a riflettere sul tema della brughiera». E vale per la rigenerazione urbana: «Ci sono quartieri con i cittadini che si lamentano del poco decoro. Abbelliamo Sesto, generando turismo sostenibile». Critiche poi sulla «mancanza di luoghi d’integrazione, coesione e inclusione sociale» e sul fatto che «lo sport andrebbe incrementato: non bastano le convenzioni con le associazioni».
Per Circosta, il bilancio «non è all’altezza delle sfide». Nel settore istruzione è «giusto pensare ai progetti nei siti industriali, ma manca la collaborazione con gli istituti universitari». Nel mirino anche lo sport: «Leggo tante belle cose, ma nella concretezza abbiamo la pista d’atletica in condizioni penose». Fino alla valorizzazione e tutela ambientale, per la quale sono previste «nobili iniziative. Però serve qualcosa di più: incentivare la mobilità leggera, limitare il consumo di suolo e la cementificazione». Per poi chiudere con la precisazione sull’addizionale Irpef: «Non aumenta? Non può, è già al massimo».

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