Uccisa e fatta a pezzi in Valcamonica: la vittima era di Sesto. Aveva vissuto anche a Busto

Carol Maltesi

SESTO CALENDE – Aveva vissuto a lungo in provincia di Varese Carol Maltesi, 27 anni, la donna uccisa e fatta in 15 pezzi raccolti in sacchi neri poi trovati a Borno, in Valcamonica. Per il suo omicidio è stato fermato la scorsa notte un 43enne residente a Rescaldina, ex partner della giovane e suo vicino di casa.

Le scuole a Sesto Calende

Maltesi, di origine metà italiana e metà olandese, che aveva studiato alle ex Orsoline di Sesto Calende, dove ha vissuto per alcuni anni, aveva vissuto anche a Busto Arsizio dove aveva frequentato l’istituto tecnico Fiorini sistema moda di Busto Arsizio . La donna aveva lavorato come commessa in una profumeria di Milano dopo la nascita del figlio nel 2016 per poi avvicinarsi al mondo del porno con il nome d’arte di Charlotte Angie. Una carriera iniziata durante il lockdown su Onlyfans, il social network di intrattenimento per adulti, perché le continue chiusure imposte dalla pandemia non le consentiva di lavorare come commessa. Il suo corpo fatto a pezzi era stato ritrovato lo scorso 20 marzo. L’omicida ha confessato nella notte. L’assassinio della donna sarebbe avvenuto, secondo la confessione dell’uomo, a gennaio scorso. Lo riporta l’Ansa.

Il corpo nel congelatore

Dalle indagini dei carabinieri era emerso che lo scorso 20 marzo l’auto intestata a Carol Maltesi era transitata, proprio in territorio di Borno, condotta da un uomo. Poi, ieri, l’uomo, amico e vicino di casa della vittima, si era presentato ai carabinieri per fornire informazioni sulla donna scomparsa, “offrendo circostanze che subito si rivelavano contraddette dalle emergenze investigative fino a quel momento acquisite”, spiega chi indaga. Il magistrato e i carabinieri, che nel frattempo avevano raccolto elementi che collocavano l’uomo in territorio di Borno la mattina di domenica 20, lo hanno sottoposto ad una serie di contestazioni, anche in sede di formale interrogatorio, nel corso della notte alla presenza del difensore.

La confessione dell’assassino

L’uomo alla fine ha deciso di confessare l’omicidio e l’occultamento del cadavere avvenuto a gennaio 2022, prima riponendolo in un congelatore nella casa della stessa vittima e poi, una volta fatto a pezzi, gettandolo nel dirupo di montagna. E’ accusato di omicidio volontario aggravato, distruzione e occultamento di cadavere. L’omicidio e la distruzione del cadavere è avvenuto nel milanese mentre solo l’occultamento è avvenuto a Brescia. L’omicida, sottoposto a fermo, è un dipendente di banca a Milano.

L’assassino usava il telefono della vittima

Secondo quanto riportato dalle agenzie utilizzava il telefono della vittima fingendo di essere la donna che aveva ucciso. “Non ho tempo adesso per i giornalisti e per spiegare perchè ho lasciato il porno”. Così l’assassino, scriveva al sito bsnews fingendo di essere la donna che invece lui stesso aveva ucciso mesi prima. Al giornalista che chiedeva conto del fatto che i tatuaggi indicati dagli inquirenti sul cadavere a pezzi trovato a Borno fossero uguali a quelli dell’attrice hard, lo stesso assassino – fingendosi Charlotte Angie – rispondeva via messaggio sabato scorso: “Ah ho capito mi hanno già detto diverse persone di quella ragazza. Io sto bene fortunatamente“.

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