Sfregiato in stazione a Milano, 11 arresti della Polizia di Stato

polizia di stato

MILANOUndici uomini, tutti egiziani di età compresa tra i 19 e i 36 anni, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa, su richiesta dei pubblici ministeri del VII Dipartimento, perché accusati di aver preso parte all’aggressione di un cittadino ucraino di 19 anni, la scorsa estate all’interno della Stazione Garibaldi di Milano, dove era stato rapinato di alcuni effetti personali e sfregiato in viso.

L’aggressione

Il giovane ucraino, mentre era di rientro da una gita a Lecco insieme ad alcuni suoi connazionali, ha incrociato sullo stesso treno un gruppo di persone di origine nordafricana, che hanno preso in giro i ragazzi ucraini. Una volta scesi tutti dal treno e giunti nel sottopassaggio ferroviario di Milano Garibaldi, il gruppo di nordafricani ha continuato a molestare i giovani ucraini, sino alla sottrazione degli occhiali della principale vittima. Dopo una prima breve colluttazione, i giovani ucraini hanno recuperato gli occhiali, ma sono stati poi attirati in una vera e propria trappola all’esterno. Lì una parte del gruppetto di nordafricani ha anticipato l’uscita degli ucraini nell’antistante piazzale Freud, con l’intento palese di chiamare a raccolta alcuni connazionali che si trovavano tra il piazzale stesso e piazza Gae Aulenti.

Una volta uscito il gruppo dei giovani ucraini, gli aggressori, giunti nel frattempo alla spicciolata nel piazzale, si sono preparati all’assalto sfilandosi le cinture dei pantaloni e recuperando bottiglie di vetro dai cestini che hanno rotto per renderle armi da taglio. Da lì a poco si sarebbe scatenata l’aggressione da parte degli indagati che hanno cominciato a colpire violentemente il 19enne rimasto, nel frattempo, isolato. Nella colluttazione, uno di loro, utilizzando un coccio di vetro, ha inferto alla vittima un taglio dalla fronte al mento causando uno sfregio permanente del viso, che gli è costato 80 punti di sutura. Durante il pestaggio parte degli aggressori avrebbero anche derubato il giovane del borsello in cui erano riposti alcuni effetti personali, tra cui lo smartphone ed il portafogli.

Le indagini

La ricostruzione delle grave aggressione è stata l’esito di un meticoloso e lungo lavoro di indagine condotta dalla sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile milanese, con la iniziale collaborazione degli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria della Polfer, attraverso una scrupolosa analisi di numerosissimi filmati e l’acquisizione di dichiarazioni di persone informate sui fatti. Così gli agenti sono riusciti ad identificare 11 appartenenti alla banda responsabile dell’aggressione.

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