Spaccio, blitz dei Carabinieri nei boschi del Legnanese. Trovato anche un fucile

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LEGNANO – «Era ora che venissero a pulire tutta questa merda». L’agricoltore che ha un pezzo di terreno chiuso da un alto recinto di fronte alle campagne dello spaccio tra Busto Garolfo, Inveruno e Casorezzo non riesce a trattenersi nel vedere lo spiegamento di Carabinieri che questa mattina, mercoledì 14 febbraio, hanno passato al setaccio la zona (nelle foto). Una vasta superficie di campi coltivati alternati a boschetti e filari di alberi dove ogni giorno si spaccia droga.

Chi la vende ci arriva in bici, due ruote adatte per questi terreni molli e rubate, bivacca con tanto di sedie pieghevoli e seggiolini per auto e aspetta i clienti che rapidi si avvicinano in auto con i soldi in mano. I sindaci del territorio lo sanno bene e la scorsa settimana hanno partecipato al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura a Milano, chiedendo di ripristinare la legalità intorno alle cave di Casorezzo.

Intervento dopo l’appello dei sindaci

Immediata la risposta delle istituzioni, che oggi hanno dispiegato un nutrito dispositivo di uomini (in tutto 25) e mezzi, con tanto di elicottero del 2° Nucleo elicotteri Carabinieri di Orio al Serio (Bg), per perlustrare tutta la zona. Al servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti ha preso parte personale della Compagnia di Legnano (Stazioni di Busto Garolfo, Cuggiono, Parabiago, Nerviano e nucleo operativo) supportato da 10 Carabinieri del 3° Reggimento Lombardia.

Allarmati dall’arrivo dei militari, i più se la sono filata in tempo; non così due sospetti, fermati per accertamenti. Nei controlli effettuati anche nelle strade intorno sono state identificate in tutto 35 persone.

Trovate alcune biciclette lasciate sul posto e un fucile calibro 12, oltre a due carcasse di motorini. A detta dei vertici dell’Arma sul territorio i controlli sono frequenti, ma oggi si è deciso di alzare il livello di intervento, per contrastare, prevenire, scoraggiare. Ed evitare che anche questa zona di campagna ritagliata fra più comuni nel basso Legnanese possa precipitare nell’abisso di delinquenza e violenza che contraddistingue altre aree verdi poco lontane, come i boschi tra Rescaldina e la Valle Olona.

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