Lo spaccio nei boschi non si ferma: Sangiano e Caravate scrivono al ministro

Il sindaco di Sangiano Matteo Marchesi indica il punto in cui è stato rinvenuto un bivacco nel bosco

SANGIANOSpari nel bosco nella notte: si sono avvertiti chiaramente tra il 13 e il 14 agosto scorso. Segno di una frequentazione da parte degli spacciatori delle aree boschive tra Sangiano e Caravate che non si ferma. Un tema di attualità da mesi che continua a riproporsi nonostante gli interventi delle forze dell’ordine. E i due sindaci decidono di rivolgersi alle istituzioni.

L’appello

Sono Matteo Marchesi, sindaco di Sangiano, e Nicola Tardugno, primo cittadino di Caravate, a scrivere al prefetto Salvatore Pasquariello e al ministro dell’interno Matteo Piantedosi (e per conoscenza ai Carabinieri di Laveno Mombello e Luino). L’appello è relativo alla sicurezza dei boschi siti sul monte Picuz a Sangiano e San Clemente di Caravate. I due sindaci sottolineano le attività già svolte, esprimendo riconoscenza per l’opera di contrasto, ma rimarcano l’importanza di trovare una soluzione ad un problema che preoccupa molto la cittadinanza.

La lettera integrale

Buongiorno,
attraverso questa missiva, vorremmo porre all’attenzione nuovamente la situazione che
avvertiamo pericolosa, inerente allo spaccio nei boschi tra Sangiano e Caravate, sulle pendici del Monte Sangiano, a cavallo tra Picuz e San Clemente.
Il tema è già di pubblico dominio, grazie ai numerosi interventi speciali dei Carabinieri del
Comando di Luino, in particolare del Maresciallo Cariola
; il quale si e contraddistinto più volte, per audacia, nelle retate volte alle pulizia dei bivacchi e la cattura di spacciatori, spesso di origine marocchina, non regolari.

Nella notte tra il 13 e 14 agosto 2023, si sono avvertiti degli spari e si intravedono da qualche giorno nuovi luci notturne. Come accaduto in passato, grazie ad un’azione di indagine esplorativa e delle forze dell’ordine, e di noi, amministratori, in prima linea con la nostra Polizia Locale e Protezione Civile abbiamo potuto constatare la presenza di nuovi stazionamenti dello spaccio.

È chiaro, che a causa del tragico incidente di Porto Valtravaglia, come ben noto, il comando di Luino, già con esperienza nella materia, è stato privato di uomini, al punto tale da non poter intervenire sui nostri territori.
Chiediamo alla Prefettura di competenza, al Ministro e agli Organi di Governo, uno sforzo per studiare delle strategie a medio periodo per fronteggiare questa piaga, nel mentre un intervento a breve termine con le forze dell’ordine competenti, che si possano ritenere idonee per un pattugliamento dei nostri boschi.

I cittadini di Sangiano e Caravate meritano di poter frequentare, con le loro famiglie, e i loro figli, pacificamente i loro boschi, molti pubblici, soprattutto nei periodi estivi.
Attendiamo una celere risposta
Grazie anticipatamente per l’attenzione.

spaccio boschi sangiano caravate – MALPENSA24