Stefano Donati: “Maldini? Non ne esce male. Rangnick? Non so se andrà lui in panchina”

 

Stefano Donati a tutto Milan. Il giornalista televisivo ha raccontato il momento dei rossoneri, da Pioli a Maldini passando per i possibili obiettivi di mercato fino a Rangnick.

Come giudica il trattamento che sta ricevendo Pioli?

Non lo stanno trattando bene, si aspetta solo l’annuncio di Rangnick che potrebbe arrivare a breve. Gazidis sta lavorando sulla prossima stagione. Secondo me, viste le condizioni generali, sarà preoccupante il percorso del Milan in queste ultime partite. Anche se Rangnick dovesse fare il dirigente come dice qualcuno ci sono pochissime possibilità di rivedere Pioli in panchina.

Ibra lo vedremo ancora da qui a fine stagione?

Non credo abbia ancora deciso qualcosa. Di sicuro con il contratto in scadenza al 30 giugno non credo basti un accordo collettivo con le istituzioni calcistiche per farlo giocare oltre il 30 giugno. Andrà cercato un accordo con lui. Ibra va pagato.

Cosa si aspetta da Maldini?

Mi aspetto che dica qualcosa su questa stagione. Alla vigilia della partita con la Juve mi aspetto si presenti in conferenza per fare chiarezza e poi per quanto riguarda l’addio lui non è uno da grandi parole però per come sono andate le cose può uscirne anche con un arrivederci perché secondo me il suo lavoro non è stato così negativo. Non si lascia male con il Milan: questo almeno è il mio pensiero.

Il Direttore sportivo Stefano Donati chi prenderebbe?

Serve un centravanti che sostituisca Ibra. Proverei a puntare la Champions prendendo uno come Belotti che può essere utilissimo. A centrocampo serve un giocatore di esperienza. Non riesco a capire però perché il Milan non sia andato su Tonali. Sarebbe stato bello prendere Tonali e uno di esperienza che faccia da regista davanti alla difesa. Oggi c’è Bennacer che va bene, ma serve un regista più esperto di fianco. Il terzo acquisto lo farei al centro della difesa. Piuttosto chiederei a Thiago Silva se avesse voglia di fare due anni col Milan ovviamente non alle cifre del PSG. In questo Milan ci vuole un po’ di coraggio a tornare. Però se non avesse grandi offerte, e volesse continuare a giocare in Europa, un tentativo si potrebbe anche fare.

Chi vorrebbe confermare?

Theo Hernandez, Bennacer, Rebic, Romagnoli. Su Donnarumma invece non sono così rigido. A un anno dalla scadenza meglio prendere i soldi e investire altrove.

Chi sarà l’allenatore?

A sensazione, Rangnick non farà l’allenatore, ma il dirigente. Pioli ha poche possibilità, ma non azzerate. Potrebbe portarsi un suo allenatore giovane. Non lo so se sia Nagelsmann. Dalla Germania però ci raccontano che non ci sia questo grande idillio come pensavamo. La mia perplessità è che tutti gli uomini chiave siano stranieri, con nessuna esperienza in SerieA e che quindi non possono essere punti di riferimento per i giovani. Questa costruzione mi fa abbastanza paura.

Da cosa deve ripartire il Milan?

Il primo obiettivo deve essere il risultato del campo. Bisogna arrivare tra le prime 4. Il Milan sta cercando ogni anno il Jolly, il tesoro nascosto. Essere concreti e pensare a costruire una squadra vera per andare in Champions. Prima costruisci le fondamenta e poi tutto il resto.

Stefano Donati Milan-MALPENSA24