Stefano Donati: “Mercato Milan insufficiente, Sarri non si è ancora inserito, Conte il top”

Mercato Milan insufficiente, Sarri non si è ancora ambientato nel pianeta Juve ed è inconcepibile la situazione dello stadio San Paolo di Napoli. Sono queste alcune delle valutazioni effettuate da Stefano Donati, popolare volto della TV a proposito di alcune delle questioni più calde del momento.
“Se prendi Leao, che è il tuo acquisto più consistente, ma poi in questa squadra diventa di difficile collocazione, forse avresti potuto investire quei soldi altrove. Tante scelte non sembrano in linea con la filosofia del gioco dell’allenatore. Per questo motivo do 5 al mercato del Milan. Doveva essere un mix tra veterani e giovani, come avevano spiegato Boban e Leonardo, e invece non è stato così. Le prime tre sono inarrivabili. Hai il 25 per cento di possibilità di entrare in Champions. Senza considerare che l’anno scorso a questo punto il Milan era più forte, sembrava che ci fossero più prospettive. Su Giampaolo sono state peggiori le parole dopo la sconfitta di Udine. Dopo un mese di preparazione non puoi pensare di stravolgere il tuo lavoro. Conte dopo una sconfitta non avrebbe detto di stravolgere nulla. Non doveva dire ad esempio che Piatek non era adeguato ai suoi schemi”. Sulla questione San Paolo è basito: “Sono rimasto senza parole, le condizioni del San Paolo sono state denunciate da un sacco di tempo. È una guerra che parte da lontano. Il Napoli è la seconda squadra d’Italia per rendimento e non può ridursi così. Non penso sia solo un caso di Napoli. È la condizione generale degli stadi in Italia purtroppo”. Infine su Sarri:
“Sarri sembra quasi che abbia bisogno di un tutor. Prima Barzagli, Buffon, adesso anche Chiellini. Non lo vedo inserito nel mondo Juve. Non pensavo potesse essere così complesso il suo inserimento anche se poi sul campo ha vinto entrambe le partite. Non ho visto ancora il Napoli di Sarri. Mi sembra a tratti ancora la Juve di Allegri. Sarri incide tanto sui giocatori, Conte incide tanto anche a livello di società. Conte è il top, tutti i livelli della società li condiziona. Lui è il numero uno in Italia”.

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