“Tosi: sveglia”. Gli studenti del liceo scientifico di Busto in sciopero

BUSTO ARSIZIO – «Vogliamo solo tornare alla normalità, come hanno già fatto le altre scuole superiori». Con questo spirito, e numerose rivendicazioni, la maggiorparte degli studenti del liceo scientifico “Arturo Tosi” di Busto Arsizio stamattina, 28 febbraio, non sono entrati in classe al suono della campanella delle 8, e hanno inscenato uno sciopero davanti a scuola. Esponendo uno striscione che da solo vale più di mille parole: “Tosi: sveglia”.

La mobilitazione

Uno sciopero annunciato, che è arrivato in seguito alle «mancate risposte» della dirigenza scolastica dell’istituto su tutta una serie di problemi sollevati dagli studenti nelle scorse settimane. Si va dai problemi strutturali, come i cattivi odori ai piani inferiori e le inefficienze del riscaldamento («troppo fredde alcune aule, troppo calde altre»), a quelli legati alle restrizioni Covid ancora presenti. Come i «corsi extrascolastici che non sono ripresi» e l’obbligo, ancora in vigore, di «una classe alla volta in palestra, che costringe a perdere ore di educazione motoria». E ancora, le gite scolastiche: «Siamo l’unica scuola che continua a non organizzarle, con la scusa del Covid».

In cerca di confronto

Rivendicazioni che, denunciano gli studenti in sciopero, sono già state fatte presente alla dirigenza, «senza mai ottenere risposte alle mail». Di qui la scelta di scendere in strada per alzare la voce e, come recita lo striscione, suonare la “sveglia” all’istituto. Fino a tarda mattinata gli studenti lamentavano anche che la dirigente «non si è fatta vedere» per un confronto diretto, mentre rivendicano anche di aver «cercato di fare meno “casino” possibile», lasciando entrare in classe chi non voleva partecipare alla manifestazione.

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