Diffamazione e turbativa d’asta, Somma Tv assolta dopo 7 anni

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SOMMA LOMBARDO – La turbativa d’asta non è stata riconosciuta e anche per il reato di diffamazione ha ottenuto una piena assoluzione. Doppia vittoria oggi, 8 luglio, in tribunale a Busto Arsizio per Michele Muscatello, giornalista, blogger ma soprattutto volto e anima di Somma Tv, fenomeno mediatico nella Città dei Tre Leoni durante il doppio mandato Colombo.

Doppia vittoria

Muscatello era stato trascinato in tribunale da Renato Molinati, allora capogruppo del Pdl, dopo la pubblicazione di un servizio televisivo incentrato sugli allora intricati rapporti all’interno del centrodestra sommese. Molinati querelò per diffamazione a mezzo stampa in quanto, spiegò il suo legale, «il mio assistito si è sentito profondamente offeso e denigrato da pubblicazioni che vanno ben oltre il diritto di critica politica. Il mio assistito è stato rappresentato avvolto in una camicia di forza». Il giudice, però, oggi ha stabilito che il fatto non costituisce reato.
Il tribunale inoltre non ha riconosciuto l’illecito per quanto riguarda la turbativa d’asta denunciata – sempre nei confronti del giornalista di Somma Tv – dall’allora vicesindaco Donatella Cunati (Forza Italia) in merito all’appalto comunale per la comunicazione.

La fine dopo 7 anni

«Il tribunale di Busto mette la parola fine a una vicenda lunga 7 anni», ha commentato Muscatello all’uscita dal Palagiustizia di via Volturno, pubblicando sui social un’immagine con il pollice alzato assieme al suo legale difensore, Piero Cesare Iametti. «Oltre a essere soddisfatto perché giustizia è stata fatta, sono felice e grato per avere avuto al mio fianco l’avvocato Iametti, un professionista vero, un difensore eccellente».

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