Troppi problemi a Case Nuove. Potrebbe essere la cartolina dell’aeroporto

Norcini siamo somma

Da una parte il Confine con l’aeroporto che ha determinato anni or sono la delocalizzazione. Molti hanno accettato ma molti, con ragioni lecite ed incontrastabili hanno deciso di rimanere nella loro casa accanto ai loro territori ed ai loro affetti. A costoro va necessariamente dato tutto il supporto e la logistica prevista per ogni altro luogo del Comune.

La scuola aeronautica è senz’altro un grande esempio di come attività collaterali debbano trovare il loro habitat naturale visto lo spazio che si è creato con la delocalizzazione. Gli alberghi e i parcheggi sono le principali attività presenti, ma anche alcune attività industriali danno lavoro a qualche centinaio di addetti: nell’insieme costituiscono una risorsa importante per l’economia comunale. Insieme ai residenti rimasti tengono viva la frazione e danno opportunità lavorative.

Dall’altra parte è desolante vedere case diroccate con tetti pericolanti che rischiano di crollare. Così come è imbarazzante vedere il percorso che cittadini, gli ospiti degli alberghi, i dipendenti delle varie attività, gli alunni della scuola e tutti i lavoratori aeroportuali che per motivi vari frequentano la frazione devono fare a piedi da o per la navetta aeroportuale pubblica alla loro destinazione. Lungo la via De Pinedo, strada di accesso all’aeroporto provenendo dalla frazione manca quasi completamente il marciapiede se non per un piccolo tratto realizzato su terreno di proprietà da un privato. Il resto del percorso è sulla terra nuda con presenza di immondizie a lato e nei prati senza contare le pozzanghere quando piove o nevica. L’illuminazione è assolutamente inadeguata anche con le nuove lampade a led. Ci sono poi marciapiedi lungo la via Oldrini completamente rivestiti da vegetazione cresciuta nel tempo non in linea con la normale e dovuta manutenzione.

Altro problema sono i bilici che normalmente trasportano le auto che si fermano per caricare o scaricare lungo le pubbliche vie creando difficoltà per la circolazione degli altri mezzi. In alcuni casi, anche di recente edificazione, i raccordi ad angolo retto tra le vie presentano raggi troppo ridotti per la circolazione di mezzi pesanti, siano essi bilici o pullman.  Manca poi praticamente tutta la segnaletica verticale con le direzioni più comuni da seguire.

Altro problema evidente ma non regolamentato sono le soste di auto nei prati.

Se consideriamo che questa è l’immagine che si presenta alle centinaia di migliaia di viaggiatori che per un motivo o l’altro frequentano la frazione, c’è poco da rallegrarsi. E’ pessima.

Da qui la proposta di SiamoSomma: Perché non intervenire con un restyling completo della frazione. Creare parcheggi con le strisce blu, ovviamente gratuiti per residenti e studenti e a prezzo modico per i lavoratori dell’aeroporto. Da qui uscirebbero le risorse per autofinanziare le altre opere.

Ovviamente servirà parlare con la Regione per le case pericolanti e per i terreni non cintati di quelle abbattute.  Servirà trovare spazi appositi per il carico/scarico delle auto dai bilici. Servirà promuovere attività collaterali magari negli edifici chiusi ma agibili con poco.

Insomma con la possibilità di autofinanziare le opere ricreare una vitalità ed una vivibilità che possa attrarre gente e quindi esercizi commerciali. Il confine con Malpensa comprese tutte le attività collegate all’aeroporto non può che essere da stimolo.

Pensare a Case Nuove come la cartolina dell’aeroporto. Oggi così non è e noi lo vorremmo.

Giancarlo Norcini
(presidente della lista civica “Siamo Somma”)

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