Turismo in crisi, Sesto2030: «La nuova tassa di soggiorno è da sospendere»

SESTO CALENDE – «Sospendere l’applicazione della tassa di soggiorno» in un momento di grave crisi per il settore ricettivo. È una delle proposte che il gruppo di minoranza Sesto2030 porta all’attenzione dell’amministrazione comunale, aprendo una riflessione sul danno economico conseguente all’emergenza sanitaria per il coronavirus, anche a Sesto Calende. La controversa tassa di soggiorno è stata introdotta dalla giunta Buzzi con il bilancio preventivo 2020: pesa per cifre di pochi euro (da un minimo 0,50 euro a notte nei camping ad un massimo di 3 euro negli hotel) su ogni pernottamento in città. Ma in questo momento, per Sesto2030, anche quei pochi euro possono fare la differenza per la competitività delle strutture ricettive sestesi. Un appello condiviso anche da Insieme per Sesto, l’altra formazione presente sui banchi dell’opposizione in consiglio.

Commercio e turismo in difficoltà

fabio bertinelli sesto«Abbiamo piena fiducia nelle istituzioni – si legge nella nota del gruppo rappresentato in consiglio comunale da Fabio Bertinelli e Alessandra Malini – guardiamo, inoltre, alle conseguenze presenti e future di questa emergenza: le strutture ricettive stanno registrando un numero ingente di cancellazioni e addirittura alcuni grandi alberghi poco lontani da noi hanno chiuso per un periodo, mentre le attività produttive, commerciali e di erogazione di servizi si trovano in difficoltà per le limitazioni degli spostamenti e per rapporti commerciali o forniture rallentate a causa della localizzazione geografica». Pur nella consapevolezza delle «poche risorse e pochi spazi di manovra» a disposizione delle amministrazioni locali, Sesto2030 è convinta che si debba fare qualcosa. E chiede all’amministrazione «quali misure intenda mettere in atto a supporto delle strutture ricettive, delle attività commerciali e produttive e/o di altri soggetti». Come ad esempio, il differimento del pagamento delle imposte comunali.

Sostegno al settore turistico

Sesto2030 mette nero su bianco anche due possibili misure a sostegno del settore turistico «che per la nostra città è importante oltre che trainante per altri settori come quello della ristorazione e quello commerciale»:

  1. proponiamo di sospendere l’applicazione dell’imposta di soggiorno, per ora fino al 31.05.2020, con possibilità di revoca in caso di ripresa delle prenotazioni o possibilità di proroga se la situazione continuasse a provocare cancellazioni;
  2. chiediamo di destinare i fondi derivanti da entrate non ricorrenti (ossia che non finanziano spese continuative) oppure da entrate ricorrenti accompagnate dal contenimento di spese comprimibili a contributi straordinari per le strutture ricettive e le agenzie di viaggio che dimostrino disdette di prenotazioni già effettuate, legate al COVID 19, da destinarsi alle attività che ne facciano richiesta e proporzionalmente al mancato guadagno registrato.

Anche Insieme per Sesto per lo stop alla tassa

caielli tollini rossi sesto consiglio minoranza colomboLa proposta di sospensione della tassa di soggiorno viene rilanciata anche dal gruppo Insieme per Sesto, che lancia un appello all’amministrazione a «rivedere i termini» della nuova imposta, convocando gli operatori locali del settore. «Alla luce della nuova e non prevista situazione ed in attesa di esaminare le misure straordinarie adottate dal Governo per il settore del turismo – scrive il gruppo guidato da Giancarlo Rossi – Insieme per Sesto invita la Giunta a rivedere per l’anno 2020 i termini di applicazione della nuova tassa di soggiorno e sollecita una immediata convocazione degli operatori locali per una decisione condivisa. Da parte nostra siamo disponibili a esaminare le eventuali ricadute sul bilancio di previsione per far fronte alla situazione».

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