Malpensa, Unicomal: «Cargo in calo del 3%. A cosa serve il decreto Salvini?»

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MALPENSA – «Si parla di una norma ad hoc per sbloccare lo sviluppo della cargo city oltre il confine aeroportuale, come non esistesse già una cargo che già funziona. E la cui attività non solo non è aumentata ma è diminuita del 3,3% rispetto all’anno scorso». Unicomal contro il decreto annunciato da Matteo Salvini per ampliare la Cargo city di Malpensa.

Cargo, lavoro, ambiente

Mossa che «francamente ci aspettavamo», quella di un decreto «sblocca Cargo» che è stato «minacciato da Salvini e portato avanti da alcuni zelanti “malpensanti”». Mentre, dicono, «per anni sono stati rifiutati colloqui seri e costruttivi con le associazioni ambientaliste e i comitati locali sullo sviluppo dell’aeroporto». Anche perché «si parla di una norma ad hoc per sbloccare lo sviluppo della cargo city, che già funziona e la cui attività non solo non è aumentata ma è diminuita del 3,3% rispetto all’anno scorso». Critiche anche sulla questione posti di lavoro, visto che «sappiamo già quali: con stipendi bassi, alcuni prossimi alla fame e precari. Altrimenti non si spiegherebbero le agitazioni e gli scioperi che ci sono». Fino al tema sostenibilità, sempre centrale: «Si dicono rispettosi di un ambiente che loro stesso vorrebbero massacrare. Ci piacerebbe sapere se qualcuno di queste persone abbia mai visitato personalmente la brughiera che loro stessi si propongono di annientare».

I dati del territorio

L’Europa viaggia nella «direzione ambientale: nuove leggi sulla qualità dell’aria, legge europea per il recupero del suolo, riconversione energetica». Mentre nel territorio di Malpensa «si va in senso diametralmente opposto. Le provincie di Monza, Milano e Varese hanno il triste primato del consumo di suolo di oltre il 25%. Le città di Saronno e Gallarate di oltre il 50% (dati Ispra)». Consumo di suolo che «va di pari passo con il riscaldamento globale: in Italia abbiamo avuto, nel 2022, 18mila morti premature e in Europa ce ne sono state 60mila (dati Istat)». Quindi, «pensiamo agli ingenti danni per miliardi e i disastri idrogeologici come quelli dell’Emilia Romagna». E ancora: «Ogni anno in Italia abbiamo più di 50mila morti per inquinamento atmosferico».

L’ipotesi 12 ettari

Il dubbio di Unicomal è che «non si capisce con quale logica Salvini definisca la cargo un obiettivo strategico, mentre a quanto pare non sono altrettanto strategici l’ambiente, la salute, le misure contro il riscaldamento climatico». Dopo le dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture «è venuta alla luce una nuova ipotesi di un ampliamento in brughiera di 12 ettari: Unicomal è fermamente convinto che non sia ceduto un solo metro quadrato. E nel caso ciò avvenisse, dovrebbe essere avviata la pratica per una Vas a cui Malpensa non è mai stata assoggettata». E concludono: «Queste persone si fanno forti perché hanno i numeri per vincere, ma convincere è un’altra cosa».

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