Varese, Fondazione Ascoli: assegnato il Giacomino d’Oro. E arrivano nuove sfide

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VARESE – Un cammino iniziato 14 anni fa. Dalla data di costituzione nel 2006 in onore e memoria del piccolo Giacomo scomparso per un linfoma non hodgkin, la Fondazione Giacomo Ascoli ha realizzato grandi progetti. Nemmeno il Covid è riuscito a fermare l’entusiasmo e la speranza di donare un futuro migliore a tutti i bambini e gli adolescenti affetti da patologie oncoematologiche.

La consegna del Giacomino d’Oro

Così, ieri sera 30 settembre, presso il Golf Club di Luvinate, si è tenuta la cena assembleare, un’occasione speciale per consegnare il Giacomino d’Oro 2020 a Roberta Gorlani e Andrea Terranova. Ogni anno il premio viene assegnato a due volontari, un uomo e una donna, che si sono particolarmente distinti per impegno e dedizione a favore della Fondazione Giacomo Ascoli.

In aumento le donazioni

Durante la serata è stato presentato il rendiconto economico consuntivo del 2019. In aumento, rispetto all’anno precedente, le erogazioni liberali di privati e aziende, passate a 210.273 euro. Le raccolte pubbliche nette di fondi ammontano a 107.146 e arrivano soprattutto da due grandi manifestazioni “Fuck the Cancer” e “Arcobaleno di Nicky”. Gli oneri di supporto generale sono contenuti perché le attività vengono svolte prevalentemente da volontari (oltre 100 nel 2020). I fondi vincolati a progetti raggiungono 191.604 euro, tra di essi spiccano 77mila per la ricerca, 179mila per le stanze sterili “Erika Gibellini”, 44mila per la residenza “Arcobaleno di Nicky”. Lo stato patrimoniale di attività può contare su un attivo circolante di circa 741mila euro. Ma, come ha dichiarato il presidente della Fondazione, l’avvocato Marco Ascoli, «Il vero patrimonio e valore che unisce la Fondazione è l’affetto che circola tra i volontari, i bambini e le famiglie».

Il Day Center Oncoematologico pediatrico

Le prospettive di sviluppo sono ottime. Fiore all’occhiello è il Day Center Oncoematologico pediatrico Giacomo Ascoli, al quinto piano dell’Ospedale del Ponte di Varese. Un’unità dipartimentale, inaugurata il 29 marzo 2019, destinata ai pazienti in età pediatrica affetti da patologie onco-ematologiche, diventata punto di riferimento per tutto il territorio e in continua crescita. «Il dottor Giuseppe Robustelli e la dottoressa Chiara Piccolo sono stati assegnati alla Struttura SempliceDipartimentale di oncoematologia pediatrica». A darne notizia ufficiale è stata la dottoressa Maddalena Marinoni, responsabile della Ssd. Il Day Center Giacomo Ascoli si distingue anche per le pubblicazioni su riviste mediche internazionali e per i numerosi abstract. Due di questi sono stati selezionati come “poster”, ovvero come argomenti degni di nota per essere discussi al prossimo congresso nazionale di oncoematologia pediatrica Aieop (Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica).

Tre nuove camere sterili

Dopo l’impegnativa opera di ristrutturazione del Day Center, costata oltre circa 400mila euro, il prossimo passo è ora quello di poter realizzare 3 camere sterili per ricoverare i bambini in aplasia. «Sono camere che vanno mantenute in pressione e depressione in base alla patologia dei piccoli pazienti, e sono molto costose – ha dichiarato Anna Iadini,Referente per la Direzione Medica dell’Ospedale Del Ponte, ringraziando la Fondazione Ascoli – che dona un sorriso di speranza alle famiglie in difficoltà».

Ivo va a scuola

Prosegue poi, grazie al supporto di Elmec Informatica, “Ivo va a Scuola”. Questo tipo di tecnologia permette ai piccoli pazienti in ospedale o da casa di collegarsi in video streaming con la propria classe grazie a un tablet nelle mani del bambino, a un robot presente in aula e alla connessione Internet. Durante i mesi di lockdown, Ivo è entrato in servizio nel Day Center Oncoematologico Pediatrico Giacomo Ascoli a supporto dei pazienti che potevano avere un dialogo con i volontari della Fondazione, impossibilitati a svolgere il loro compito in ospedale a causa del Covid. «Da un paio d’anni, abbiamo attivato più di 20 Ivo nelle scuole» ha spiegato Andrea Terranova, volontario responsabile dell’installazione e della manutenzione dei robottini.

Una risorsa importante

«I pazienti del Day Center Giacomo Ascoli sono nostri alunni – ha affermato Giuseppe Carcano, Provveditore agli Studi di Varese – E’ bello che abbiano una continuità educativa e non si sentano lontani dal mondo della scuola». Poi rivolgendosi a Marco Ascoli ha aggiunto: «Davvero grazie, siete una risorsa molto importante».

 

Con un pensiero rivolto ai bambini che se ne sono andati prematuramente, come Giacomo, il presidente della Fondazione ha dichiarato: «Sono entrati a far parte del respiro dell’universo. Sono i bambini di tutti per l’aiuto che ci danno dall’alto. Senza di loro nulla sarebbe stato possibile. C’è qualcosa che sfugge alla comprensione umana». Le sue parole poi sono state di ringraziamento ai presenti e a tutti gli amici e sostenitori che ruotano intorno alla Fondazione e alle attività promosse.

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