Varese, il cantiere chiude Basili&co. Pinti (Lega): «Il Comune risarcisca il danno»

varese basili&co

VARESE – Non è bastato il Covid. A causa dei ritardi e della mancata comunicazione dei lavori che interessano il cantiere comunale di via del Cairo, il popolare locale “Basili&co” oggi non ha potuto aprire i battenti.

Scuse e risarcimento

«Un episodio grave», secondo il consigliere comunale della Lega Marco Pinti. Il quale annuncia un’interrogazione per far luce sulle marco pinticause dell’accaduto. «Nell’immediato – attacca Pinti – il sindaco porga le sue scuse pubblicamente ai titolari che si sono ritrovati a fronteggiare una serrata improvvisa, con tutti i disagi economici e gestionali del caso». Quanto agli aspetti più concreti il consigliere del Carroccio chiede che «il Comune si affretti a terminare i lavori e soprattutto predisponga un fondo per risarcire i negozianti che sono stati penalizzati». Infine è senza appello la bocciatura dell’ultima estate da sindaco di Davide Galimberti che, sostiene Pinti «non solo non ha saputo intercettare i flussi turistici a corto raggio che altrove hanno favorito molte città simili a Varese, ma addirittura con questi immensi vuoti nella sua comunicazione istituzionale sta danneggiando il commercio varesino, come dimostra questo emblematico episodio».

La risposta del capogruppo PD Luca Conte

A stretto giro di mail arriva anche la risposta di Luca Conte, capogruppo del Partito Democratico in consiglio a Palazzo Estense che riportiamo qui sotto.

Leggiamo che in queste ore il consigliere comunale della Lega (ex) Nord Marco Pinti avanza una surreale richiesta di risarcimento danni ai commercianti di via del Cairo in riferimento ai lavori attualmente in corso nella zona. Siamo ormai al vero paradosso: l’amministrazione comunale lavora per migliorare la sicurezza delle reti gas e per ridurre la dispersione idrica e la Lega (ex) Nord cosa fa? Non ha più altre argomentazioni se non lamentarsi per gli interventi programmati, sensatamente, a cavallo di ferragosto. Tempistiche scelte appositamente per ridurre i disagi. È assurdo o, meglio, drammatico, soprattutto se si pensa che Pinti e la forza politica che rappresenta, auspica quell’immobilismo che non solo è causa dei tanti disservizi, disagi e mancanze cui l’amministrazione Galimberti sta progressivamente ponendo in questi anni termine, ma che ha caratterizzato decenni di governo della città e che i varesini hanno scelto di abbandonare per sempre. Quella stessa forza politica, con Pinti alla testa, che, infine, ha innalzato gli scudi contro qualsivoglia intervento di riqualificazione, ammodernamento e decoro a favore dell’area di cui ora si leva difensore.

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