Varese, il Gulliver ha due presidenti e un corvo: giallo dimissioni Don Barban

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VARESE – Il Gulliver ha due presidenti: Emilio Curtò, appena individuato e don Michele Barban, che ha ritirato le dimissioni prima delle nuove nomine, ma nessuno ha tenuto in considerazione questo dettaglio. E ora c’è chi solleva il problema di come sono andate le cose. Lo sostengono in una lettera inviata alla redazione di Malpensa24 gli Amici del Gulliver, i quali allegano anche un documento in cui, nero su bianco, si parla appunto della revoca (ignorata) delle dimissioni di don Barban.

Un cambio con giallo

Non più tardi di ieri, martedì 11 agosto, un comunicato stampa del Gulliver annunciava il cambio al vertice, con Emilio Curtò che ha raccolto il testimone da don Barban e i nuovi consiglieri. Una nota precisa, con le prime dichiarazioni di Curtò e dove però brillava per assenza un virgolettato dello storico presidente, ovvero di don Barban.

Oggi, la mail, firmata da Amici del Gulliver, senza però che ci sia un nome e un cognome che faccia capire il mittente. Insomma un corvo, che che getta un’ombra sulla nomina dei nuovi vertici della Comunità. Nella lettera si legge:

Inviamo questa mail per aggiungere chiarimenti a quanto è stato comunicato ieri 11 agosto in conferenza stampa, nel corso della quale è sembrato che don Michele Barban abbia passato volutamente il testimone a “suoi successori”.

Alleghiamo al proposito la revoca delle dimissioni di don Michele e degli altri due consiglieri inviata, con lettera firmata di loro pugno, il 29 luglio ai soci, al Presidente del Collegio Sindacale ed ai restanti due consiglieri.

Il 4 agosto in assemblea, pur assente don Michele in quanto ricoverato in ospedale per malore, non è stata presa in considerazione tale revoca affermando da parte del presidente dell’assemblea che le dimissioni, precedentemente presentate, erano effettive fin all’atto della loro presentazione e quindi irrevocabili.

Non è stato nemmeno possibile rinviare il punto 3 all’o.d.g. (ovvero la nomina dei 3 nuovi consiglieri) ad una data successiva in maniera da permettere a don Michele di essere presente, dandogli così l’opportunità di spiegare il motivo delle dimissioni e della loro successiva revoca. In tal modo sono venuti meno i punti basilari della filosofia di Progetto Uomo: trasparenza, onestà e confronto!

Lasciamo ai lettori trarne le conclusioni

La lettera di don Michele

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