Un anno dalla tragedia del Mottarone: 14 morti chiedono giustizia

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VARESE – Un anno fa la tragedia del Mottarone: la funivia cadde causando la morte di 14 persone. Oggi, lunedì 23 maggio, nel parco di via Pergine, a San Fermo, Varese, sarà piantato un albero in memoria di Alessandro Merlo e Silvia Malnati, 29 e 26 anni, la coppia di giovani varesini morta nella tragedia della funivia.

Mattia dimenticato

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«E’ passato un anno, ma nessuno si è fatto sentire. Ci hanno tutti abbandonato, non ci hanno fatto neanche le condoglianze. E’ peggio del ponte Morandi». Lo afferma la signora Teresa, mamma di Elisabetta Personini e nonna del piccolo Mattia di Vedano Olona, due delle quattordici vittime del Mottarone. «Vogliamo conoscere la verità e che giustizia sia fatta in fretta», aggiunge la donna, mentre cammina sulla montagna dove oggi, lunedì 23 maggio, anniversario dell’incidente alla funivia, si è svolta l’inaugurazione di un cippo ai caduti e una messa. Sul posto sono presenti i parenti delle vittime e le istituzioni per lo svelamento della lapide ai caduti Presente anche la procuratrice di Verbania Olimpia Bossi.

Una lapide commemorativa

L’appuntamento con le autorità e rappresentanti istituzionali è alle 10 direttamente nel bosco lungo le pendici del Mottarone. Proprio in quel punto, che oggi e’ una radura dopo il taglio di una ottantina di alberi indispensabile per le operazioni di recupero del relitto, ma che il 23 maggio del 2021 era bosco fitto, fini’ la sua tragica corsa la cabina numero 3 della funivia del Mottarone, caduta per la rottura della fune traente. A bordo 15 passeggeri, dei quali solo uno, Eitan Biran, divenuto suo malgrado il simbolo di questo dramma, si salvò. In mezzo al bosco si rincontreranno questa mattina alcuni dei protagonisti di questa storia che da un anno riempie le cronache.

Le persone e il coraggio

«E’ il momento della vicinanza a queste persone che hanno avuto un grandissimo coraggio oggi a venire qui per assistere a questa cerimonia – ha commentato la procuratrice Bossi – hanno tutta la mia ammirazione perché ci voleva davvero grande forza d’animo, noi siamo vicini a loro e cercheremo di fare luce su quello che è successo». Dopo la cerimonia, è stata celebrata una messa nella chiesa ai piedi della Madonna delle nevi. «La memoria di ciò che è accaduto deve diventare al più presto genialità responsabile per risposte inedite, giuste, per l’oggi e il domani – ha detto il parroco di Stresa, Gianluca Villa nell’omelia – quando si sale su una cabina come quella del Mottarone si è staccati da terra e nello stesso tempo non si può toccare il cielo, si è in una sorta di limbo spensierato, che la giustizia non faccia la stessa fine, in nome delle lacrime di questi parenti teniamo i piedi per terra per individuare volti, manovre, scelte scellerate e irresponsabili, che si possa udire al più presto un grido che dica giustizia è stata fatta». E di giustizia ha parlato anche il presidente della Regione, Cirio, che ha osservato:« E’ trascorso un anno dalla tragedia della funivia del Mottarone che ha strappato la vita a 14 persone e stravolto per sempre quella delle loro famiglie. Che ha sconvolto il nostro Piemonte. E questa mattina siamo tornati qui. La giustizia non può riportare indietro chi non c’è più. Ma è un dovere e la chiediamo con forza».

varese mottarone alessandro silvia – MALPENSA24