La Venezia del Settecento in musical: a Varese il Casanova di Red Canzian

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VARESE – Nella serata di oggi, mercoledì 8 marzo, l’Apollonio si trasformerà nella Venezia del Settecento per il kolossal di teatro musicale dedicato a uno dei personaggi italiani più noti al mondo, Giacomo Casanova. Tratto dall’omonimo best seller di Matteo Strukul, romanzo di ambientazione storica tradotto in oltre dieci lingue, lo spettacolo concepito, composto e prodotto da Red Canzian già nel corso del breve tour di anteprima ha conquistato il cuore di più di 30mila spettatori: a Varese alle 21 si alzerà il sipario per “Casanova Opera Pop”, due ore di musica e trentacinque brani cantati dal vivo, ventuno performer, centoventi costumi, trenta cambi scena, scenografie immersive e scelte stilistiche innovative.

Una figura chiave ai tempi della Serenissima

«Ho cullato a lungo l’idea – ha dichiarato Canzian – di comporre un’opera musicale dedicata alla città di Venezia, forse l’unica al mondo di tale notorietà a non avere un “suo” musical, e a Giacomo Casanova, uno dei personaggi italiani universalmente conosciuti, ma finora raccontato in una chiave sempre un po’ monotematica, quella del libertino impenitente. Mentre io volevo rappresentarlo nelle tante sfumature che fanno di lui una delle figure storiche più interessanti che l’Italia, e Venezia in particolare, possono vantare. Poeta, alchimista, libertario, diplomatico e “occhi” della Repubblica di Venezia, una figura chiave ai tempi della Serenissima».
L’opera, con la regia originale di Emanuele Gamba – la cui esperienza va dalla prosa (è direttore artistico del Teatro Goldoni di Livorno), all’opera (con Claudio Abbado), al teatro musicale (“Spring Awakening”, “I Promessi Sposi” di Guardì) – racconta Giacomo Casanova in un’età intorno ai trentacinque anni, al rientro dall’esilio e strenuo difensore di Venezia dai giochi di potere che la vorrebbero venduta allo straniero.

Le fotografie scattate durante la pandemia

Nelle due ore di spettacolo in due atti, con ventuno straordinari performer sul palco – undici cantanti attori e dieci ballerini acrobati che nelle coreografie dallo stile guerriero di Martina Nadalini e Roberto Carrozzino, nei vari momenti interpretano le ombre, i veneziani al Carnevale, i nobili in festa e i momenti corali della storia – si potrà assistere a oltre trenta cambi scena. Canzian li ha realizzati personalmente, attraverso un allestimento scenico immersivo, fatto di fotografie scattate nella Venezia deserta durante la pandemia e trattate al computer in modo da restituire ambientazioni della città e dei suoi luoghi di un iperrealismo spiazzante, capace di trasportare gli spettatori dentro i luoghi della Repubblica settecentesca, i bacari, le calli, i palazzi della nobiltà, le cattedrali, Piazza San Marco, la laguna, la prigione dei Piombi. Nonché quelli della fuga fra i boschi e i castelli del Nord Italia prima del ritorno di Casanova da salvatore della Serenissima nella Venezia del doge e innamorato – finalmente – della giovane Francesca Erizzo, figlia dell’aristocrazia veneziana ma, come il suo amato, dal cuore assetato di giustizia e libertà.
In scena, nella parte di Giacomo Casanova troviamo Gian Marco Schiaretti, uno dei talenti più puri cresciuti in Italia e di successo anche all’estero. Accanto a lui, nella parte dell’incantevole e volitiva Francesca Erizzo, destinata a conquistarne il cuore, la giovane e già affermata Angelica Cinquantini, volto familiare della fiction televisiva. Il ruolo dei malvagi, pronti ad approfittare di un momento di fragilità della Serenissima e del doge che la governa, è affidato a Gipeto, che interpreta il potente e corrotto inquisitore Pietro Garzoni, pronto a spazzare via senza il minimo scrupolo tutto ciò che gli è da ostacolo per ottenere il potere del porporato, e a Manuela Zanier, ovvero la perfida contessa Von Steinberg, nobile austriaca non insensibile al fascino di Casanova, ma pronta a tessere trame mortali per inseguire il proprio interesse ed esercitare il proprio fascino secondo convenienza.

I personaggi dell’opera

Con loro in scena, a dipingere il quadro di una Venezia la cui storia e salvezza si giocano fra i bacari popolati da varia umanità e i ricchi palazzi del potere, una serie di personaggi dalle sfaccettature diverse. Quindi un pacioso e brontolone Frate Balbi, interpretato da Paolo Barillari; il fidanzato offeso Alvise pronto a sfidare Casanova a duello e il nobile Mocenigo, entrambi interpretati da Jacopo Sarno; il perfido Zago, al quale Roberto Colombo presta il volto e una fisicità trasformata dalla perfidia; il doge Loredan e il nobile di lignaggio e di cuore Bragadin, entrambi interpretati da Gianluca Cavagna; fino al vasto mondo femminile tanto affascinato da Casanova, quanto indispensabile a sciogliere i nodi della storia.
Quindi Elena da Padova, la cortigiana favorita di Casanova interpretata da Francesca Innocenti, la bella Rosa, padrona della Cantina do Mori e capace di interpretare i segnali che nascondono le oscure trame, nelle cui vesti troviamo Rosita Denti; infine la malinconica e sfortunata Gretchen, cameriera della contessa e vittima predestinata della perfidia dell’Inquisitore e dell’asservito Zago, interpretata da Elena Famiglietti. Il cast si completa con un corpo di ballo di dieci ballerini acrobati: Mirko Aiello, Cassandra Bianco, Alberto Chianello, Eleonora Dominici, Federica Esaminato, Mattia Fazioli, Filomena Fusco, Raffaele Guarino, Vittoria Markov e Olaf Olguin.

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