Varese, Pronto soccorso al collasso: al Circolo i primi specialisti dell’Insubria

Da sinistra: i due nuovi medici specialisti dell’Asst Sette Laghi e il dottor Ageno (al centro)

VARESE – Non sono certamente sufficienti per affrontare l’emergenza della mancanza di medici, ma i due nuovi specialisti in Medicina dell’emergenza rappresentano un segnale importante, soprattutto in prospettiva e in particolare per un reparto strategico come il pronto soccorso.

I due nuovi specialisti

Si chiamano Federica Magni e Roberto Pizzi i primi due specialisti formati dalla Scuola di Specializzazione in Medicina di Emergenza e Urgenza dell’Università dell’Insubria, il cui percorso si è svolto in gran parte all’ospedale di Circolo e, in particolare, proprio nel pronto soccorso, dove lavorano dal 15 dicembre scorso con un contratto a tempo determinato che, nel giro di uno o due giorni – giusto il tempo di formalizzare il passaggio successivo al conseguimento della specializzazione – lascerà il posto ad un contratto a tempo indeterminato.

Formati “in casa”

Federica Magni, bustocca, si è laureata in Medicina all’Università dell’Insubria, dove ha poi proseguito il suo percorso. Roberto Pizzi, invece, milanese, dopo la laurea in Medicina all’Università di Milano, ha scelto l’Insubria e Varese per completare la sua formazione. In particolare, oltre al pronto soccorso varesino, da specializzandi di una disciplina che richiede un’ampia varietà di competenze, hanno potuto fare esperienza in vari reparti dell’ospedale di Circolo e non solo: Medicina, Medicina d’Urgenza, Rianimazioni, Unità coronarica, Anestesia, Chirurgie a Varese, ma anche, in parte, nelle sedi aziendali di Como e Legnano, per completare il ciclo con un semestre trascorso all’estero, a Bruxelles, per Magni, e a Edimburgo, per Pizzi.

La soddisfazione di Insubria e Asst

«Questi ragazzi sono straordinari – commenta il Walter Ageno, direttore del pronto soccorso varesino e della Scuola di specializzazione in Medicina di Emergenza e Urgenza dell’Università dell’Insubria – Ovunque siano andati a formarsi, ho ricevuto solo ottimi riscontri su di loro. Sia per le loro qualità professionali, sia per quelle umane, sono sicuro che sapranno essere di grande aiuto per l’Ospedale e per la Scuola di Specializzazione, di cui sono i primi due, ottimi, frutti».

Federica Magni e Roberto Pigni sono nati professionalmente con la scuola stessa: sono loro i primi due borsisti ad aver inaugurato, nel 2018, questo percorso di formazione all’ateneo insubre, che ora concludono al termine dei cinque anni previsti, entrambi con il massimo dei voti. In questo momento, sono una quarantina gli specializzandi che stanno frequentando la Scuola di Specializzazione in Medicina di Emergenza e Urgenza a Varese, distribuiti nei vari anni e con numeri che fanno ben sperare il professor Ageno, l’università dell’Insubria e Asst Sette Laghi: entro la fine del 2023, è prevista, infatti, la specializzazione di altri 4 medici, in un crescendo che porterà ad altri 18 neo-specialisti nel 2025. 

Parole di soddisfazione da parte del rettore dell’Insubria Angelo Tagliabue: «La scuola avrà un ruolo sempre più strategico poiché gli specialisti in questa disciplina sono sempre più ricercati»; del direttore sanitario di Asst Sette Laghi Lorenzo Maffioli: «Nuove e preziosissime risorse per il nostro pronto soccorso». Infine il commento del nuovo commissario straordinario con funzioni di direttore generale di Asst Sette Laghi, Giuseppe Micale: «Con il conseguimento della specializzazione, possono ora entrare in servizio a tutti gli effetti come strutturati a tempo pieno, in virtù di un concorso aziendale a cui avevano partecipato, entrando in graduatoria in attesa di completare il percorso formativo. Grazie all’Università dell’Insubria possiamo formare in casa professionisti competenti, ancora più preziosi in una disciplina, quale la Medicina d’Emergenza e Urgenza».