Varese, rientro a scuola. Oprandi: «Lezioni da 50 minuti. Ora Regione dia indicazioni»

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VARESE – «Lezioni da 50 minuti anziché 60, per riuscire a mettere da parte un tesoretto orario che ci permetta di dividere le classi, gestire gli ingressi scaglionati e sopperire alla mancanza di personale docente, che invece servirebbe per gestire il ritorno a scuola degli alunni a settembre. Noi abbiamo lavorato seguendo le linee guida del ministero ma non abbiamo ancora ricevuto indicazioni dall’Ufficio scolastico regionale e dalla Regione. A oggi non sappiamo se l’organizzazione studiata possa andare bene».

E’ questa la voce di Luisa Oprandi, che parla non da consigliera comunale bensì da dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Varese 1. E in questa veste chiede una mano al sindaco Davide Galimberti e all’assessore ai Servizi Educativi Rossella Dimaggio «per fare pressione in Regione a conoscere quanto prima le linee guida».

Nel guado del dubbio

Si sente un po’ in mezzo al guado Luisa Oprandi, che in queste settimane di grande confusione sul tema “rientro a scuola” ha lavorato insieme agli altri colleghi dirigenti per cercare di mettere a punto un piano che vada a penalizzare il meno possibile gli alunni. Non facile, poiché il Covid impone un’autentica rivoluzione sull’intera filiera scolastica. Non è solo una questione di spazi, ma anche di servizi educativi a corollario, oltre al trasporto e alla gestione dell’entrata e dell’uscita da scuola. Senza contare le difficoltà che toccheranno ai genitori, i quali, soprattutto quelli con più figli (magari in istituti differenti), dovranno fare i miracoli per far collimare gli orari delle scuola con quelli della vita lavorativa e famigliare.

«Noi ci siamo mossi, come suggerito anche dal ministro sulla base dell’autonomia di ogni istituto – spiega Oprandi – cercando di fare scelte condivise con tutte le scuole di Varese, però senza avere di fatto parametri di riferimento. Regione Lombardia al momento ha emanato solo le linee guida riguardanti i bambini da 0 a 6 anni, ma sulle scuole elementari e medie ancora nulla».

L’appello a sindaco e assessore

«E’ chiaro che per rispettare quanto richiesto dal ministero in materia di protezione e prevenzione Covid servirebbe a ogni scuola almeno il doppio del personale docente in organico. Ma – continua Oprandi – credo che questo difficilmente sarà possibile. Per questo “abbiamo fatto di necessità virtù” e programmato il rientro sulla base delle nostre forze. Ora però, visto che l’inizio delle lezioni non è lontano, chiediamo alla Regione di emanare il prima possibile le direttive. Solo così potremo sapere se quanto pianificato è corretto e avremo tempo, se servirà, di approntare modifiche. Ecco perché ho lanciato un appello da Facebook al sindaco Galimberti e all’assessore Dimaggio. Auspico che facciamo un po’ di pressione per avere le indicazioni ufficiali».

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