Ruzzier torna a Masnago. “Il mio ex compagno Luis Scola: un dirigente nato”

Varese Trieste Michele Ruzzier
Michele Ruzzier

VARESE – Domenica tornerà a Masnago Michele Ruzzier (nella foto Pallacanestro Varese/Alberto Ossola), in biancorosso per una sola (e travagliata) stagione, ma in grado di condurre nella seconda parte i suoi compagni alla salvezza. Per intenderci, il triestino è stato l’ultimo playmaker di una squadra di club ad avere il piacere di “servire le munizioni” ad un certo Luis Scola. Poi l’addio, imprevisto e imprevedibile (“non potevo rinunciare alla chiamata della Virtus, ma sono stato veramente male”) e da 3 partite il ritorno nella sua Trieste per provare a strappare la permanenza in serie A.

L’esperienza di Varese dal punto di vista personale e di squadra

Il mio anno a Varese bisogna dividerlo in due. Una prima parte nella quale avevamo fatto tanta fatica e poi una seconda parte stupenda. Quel brutto inizio mi faceva stare male. Quando lavori tanto e fatichi ogni giorno in palestra non può essere che così. Inoltre avevamo un gruppo super e le sconfitte erano quindi ancora più frustranti. Poi il bellissimo girone di ritorno: un filotto di vittorie indimenticabili che ci ha portato alla salvezza e, anzi, siamo arrivati a soli due punti dai playoff. Il mio ricordo personale? Mi sono goduto poco i tifosi, perché era l’epoca tristissima delle porte chiuse e degli accessi limitati. Però porto ancora nel cuore il calore della società, che ci ha sempre supportati e incoraggiati anche nelle difficoltà. La definirei una esperienza molto formativa.

Il “sacco” del Forum

La vittoria al Forum contro l’Armani è stato il momento più esaltante di quella stagione, anche perché andava a coronare una striscia positiva. Quel blitz si è poi rivelato decisivo per la nostra salvezza. Forse loro erano stanchi per le partite di Eurolega, ma noi abbiamo disputato una grandissima prova di squadra. Non mi era mai capitato di vincere al Forum. Nel finale il mio canestro con fallo è stata la ciliegina sulla torta. Una soddisfazione enorme e una vittoria simbolo per quella Openjobmetis.

Un ex compagno di nome Luis Scola

Ah cosa posso dire di Luis? Come compagno è stato un professionista esemplare. Sempre disponibile con tutti, sempre pronto a dare consigli. Lì avevo capito che nel suo post carriera ci sarebbe stata la strada del dirigente, non sapevo ancora dove, ma sicuramente avrebbe fatto quello. E’ nato per guidare una società sportiva. Scola è una persona gentile, ma decisa, sa cosa vuole e sa come ottenere i risultati. Infatti a Varese ha portato un modello americano, che è una novità per l’Italia e magari traccerà una strada per il futuro, soprattutto se i risultati saranno dalla sua parte.

L’uscita dal contratto per andare alla Virtus Bologna

Si è tanto discusso della mia decisione di uscire dal contratto con Varese. Molti hanno parlato, a sproposito, di offerta economica e di altre cose. La verità è che il 28 giugno mi era arrivata una telefonata completamente inattesa da parte di Sergio Scariolo ed entro il 30 giugno dovevo prendere una decisione. Ero di fronte ad un bivio, ma l’offerta della Virtus non la potevo rifiutare. Avevo sempre sognato di far parte di una organizzazione di alto livello, di confrontarmi e di competere in allenamento con campioni straordinari come Belinelli e Teodosic. Come potevo rifiutare la proposta? Mi è dispiaciuto tantissimo per i tempi con cui è maturata e sono stato sinceramente male per Varese, questo posso garantirlo. Però non potevo fare altrimenti. Alla Virtus ho vissuto un anno e mezzo di grandi soddisfazioni e ho coronato un sogno che coltivavo fin da bambino.

Il ritorno a Trieste

Da poco sono tornato a Trieste, la città dove sono nato e dove ho incominciato ad innamorarmi della pallacanestro. Ho trovato un gruppo e una società solida, chiamata a competere in un campionato italiano che ha alzato tantissimo il livello medio dietro alle due superbig Milano e Virtus Bologna. Puntiamo a salvarci il prima possibile e a costruire qualcosa di importante per il futuro.

Il campionato della Openjobmetis

Ho visto la Openjobmetis un paio di volte, a sprazzi. In settimana guarderemo con attenzione i video e studieremo il piano partita. Sicuramente troveremo una squadra che gioca in maniera tranquilla e serena e con buon ritmo. Saremo in una Masnago infuocata, ne sono certo. Per me tornare a Varese sarà anche l’occasione di riabbracciare i miei vecchi compagni Giò De Nicolao e Gianca Ferrero, oltre a Librizzi e Virginio che ai miei tempi muovevano i primi passi. Abbiamo un bellissimo ricordo di quella stagione trascorsa insieme ed è sempre bello ritrovarsi.

Varese Trieste Michele Ruzzier – MALPENSA24